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martedì 3 novembre 2015

Bologna sempre più multietnica

LA FOTOGRAFIA DEGLI STRANIERI IN EMILIA-ROMAGNA

In provincia un neonato su 4 è straniero
I dati sull’immigrazione in regione mostrano che la provincia di Piacenza è in testa per l’incidenza

BOLOGNA - Quando si parla di migranti bisogna tenere in considerazione i dati provinciali. Le statistiche dicono che in regione ci sono due «poli», uno emiliano più europeo e uno romagnolo, più «pluricontinenatale»: è la fotografia del dossier statistico sull’immigrazione dell’Idos (Immigrazione dossier statistico).
SOTTO LE DUE TORRI - Nella provincia di Bologna gli stranieri sono 116.034, l’11% della popolazione. Un lieve rialzo rispetto al 2014. La comunità più rappresentata è quella romena con il 19,8%. Seguono poi quella marocchina e quella albanese. Tra le altre si registrano bangladesi, filippini e pakistani. I minori sono il 22% e tra i nuovi nati il 27,6% sono stranieri.

LE EMILIANE - A Modenasono i marocchini a detenere il primato della presenza. Su 92.981 stranieri essi sono 13,1%. I minori sono il 24,5%. Modena è però una città di immigrazione prevalentemente europea. Il 40,8% provengono dal vecchio continente e subito sotto ci sono gli africani, soprattutto tunisini e ghanesi, esclusi i marocchini (36,2%) e gli asiatici (20,3%). In tutta la regione il tasso di crescita degli arrivi è stato inferiore alla media delle altre province: +180%. A Reggio Emilia il fenomeno migratorio è molto radicato e presente. Quasi 70.000 abitanti, il 13,1% dei residenti. Il sostrato culturale ed etnico è più frammentato: gli europei sono il 37,5%, gli africani il 29,3% e gli asiatici il 30,6%. Come a Modena prevale la componente magrebina, ma vanno considerate anche le etnie cinesi, pakistane e bangladesi. A Parma, seconda in Emilia-Romagna e quarta in Italia per incidenza di stranieri. Parma è tra le più multietniche realtà del Paese. 59.507 gli stranieri, il 13,4% della popolazione totale. La comunità più numerosa è quella moldava segnando un incremento del 2,2% dopo il 2013.

PIACENZAE FERRARA - Piacenza è la provincia più esterofila della regione. 14,3% di stranieri, seconda solo a Prato su territorio nazionale. 41.227 la stima. Il 24% è formato da minorenni. Uno su quattro. L’immigrazione è prevalentemente europei con la medaglia d’oro da assegnare all’Albania. Ma ci sono anche Indiani (5%). A Ferrara ci sono pochi stranieri. Sono solo l’8% della popolazione (30.126). Negli ultimi 12 anni c’è stato un aumento del 388%, registrando picchi ben oltre la media regionale. I romeni sono i più diffusi anche se vanno segnalati ucraini e pakistani.

ROMAGNA - A Ravenna gli stranieri sono 46.712, l’11,9% della popolazione. Ancor più di Piacenza, le rotte migratorie che portano alla tomba di Dante sono europee. Alta concentrazione di Romeni e Senegalesi. C’è un dato sociale importante da considerare e riguarda la più alta presenza femminile (54,4%) e l’occupazione (22,7%). Nella provincia di Forlì-Cesena gli stranieri sono 43.808, l’11,1% della popolazione. Anche qui l’incidenza più alta è quella romena. Questa è una delle poche province che sta segnando un tasso negativo rispetto al 2013 con un -0,6%. Più diffusi i Bulgari (5,2%). Infine Rimini, dove dai Balcani arrivano le rotte più battute. Albanesi, Romeni e Ucraini in particolare. Alta l’incidenza degli occupati (22,7%), ma è elevato anche il numero delle imprese gestite da stranieri che sono 4.164. Rimini è anche una provincia di anziani e donne. Se cala il numero dei minorenni rispetto ad altre province (19,5%), aumenta quello degli ultra 65enni (4,6%). Infine anche le donne segnano un bel 56,4%.

30 ottobre 2015

Fonte: Corriere di Bologna


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