Veneto Banca sceglie la provincia euganea per creare un referente commerciale madrelingua. In città 8 mila romeni e 5 mila moldavi. Un’idea che si sposterà poi a Roma, Milano e Torino
PADOVA. Parte da Padova un'importante iniziativa di Veneto Banca rivolta alle due comunità più presenti e attive in città e nella provincia euganea: quella romena e quella moldava. Ad un tessuto sociale ed economico sempre più cosmopolita l'istituto di credito viene incontro con il progetto «Migrant».
Da un lato è stata creata la figura di referente commerciale madrelingua, che potrà accompagnare passo dopo passo la clientela romena e moldava nel comunicare al meglio le proprie esigenze e gestire i propri investimenti, superando le immancabili difficoltà insite nella barriera linguistica. Primo passo per fidarsi di una banca e decidere un investimento, infatti, è conoscere e comprendere la terminologia finanziaria. Da qui l'idea di una figura che sia di supporto e consiglio sia per chi è interessato a stabilirsi nel nostro territorio, sia per coloro che considerano temporanea la propria esperienza in Italia o che, comunque, hanno la necessità di scambi finanziari con il proprio paese d'origine. D'altro canto, per rafforzare la sua offerta, Veneto Banca ha dato vita a prodotti specifici che permettono il trasferimento gratuito di denaro nei paesi di origine, sfruttando la presenza del Gruppo nei due Paesi est-europei attraverso la storica «Banca Italo-Romena» e la moldava «Eximbank»: un network strategico per offrire opportunità e sicurezze ai bisogni finanziari delle due comunità.
Nella sola città di Padova vi sono oltre 8 mila romeni e quasi 5 mila moldavi, numeri che aumentano notevolmente se si prende in considerazione l'intera provincia. Ma quella padovana è soltanto la prima piazza dove l'Istituto di credito porterà questi nuovi servizi e prodotti: seguiranno le città dove la presenza di romeni e moldavi è maggiore, come Roma, Milano e Torino.
06 febbraio 2014
Fonte: Il Mattino di Padova
lunedì 10 febbraio 2014
A Padova il progetto «Migrant», la banca si rivolge a romeni e moldavi
Pubblicato da
Catalina Sava
alle
20:46
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