Domani, al Verdi di Pordenone, appuntamento musicale nel segno della scuola nazionale del Paese dell'Est
04 febbraio 2014
PORDENONE. Domani, al Verdi, appuntamento musicale nel segno della scuola nazionale romena, a testimonianza dello sforzo che il teatro comunale sta compiendo per suggerire generi, repertori e protagonisti di eccellenza mondiale ma poco presenti nei cartelloni nazionali.
La Romania, patria di eccellenti virtuosi, sempre legati a una viscerale tradizione popolare, vanta una scuola interpretativa e compositiva di assoluto valore: Michaela Martin, Georges Enescu, Radu Lupu, la stessa Clara Haskil aveva origine rumene. E pur nelle vicissitudini di un calvario storico-politico, si sono formati ed espressi artisti di grande rilievo.
Attraverso il duo franco-romeno composto da Tierry Huillet (pianoforte) e Clara Cernat (violino), ospiti delle capitali europee nel loro tour 2014 e protagonisti domani con un programma concepito in esclusiva per la data pordenonese, la Romania avrà uno spazio ampio e ben argomentato all’interno della musica d’arte.
Non solo. Poiché niente come la musica sa essere veicolo di solidarietà, amicizia e multiculturalità, il Verdi ha colto l’occasione per coinvolgere nella serata la comunità romena dell’area pordenonese e del vicino Veneto, in particolare, attraverso la fattiva collaborazione con il centro culturale Enescu di Sacile. Una rappresentanza della comunità, oltre a riservare una particolare accoglienza ai musicisti, sarà presente al concerto indossando il costume tipico rumeno. E ha confermato la partecipazione il console generale della Romania a Trieste Cosmin Dumitrescu.
La violinista romena Clara Cernat e il pianista francese Thierry Huillet (1° premio al concorso Casadesus di Cleveland) sono una coppia nella vita e in scena, ma ciascuno dei due conserva la propria individualità. Così, la personalità di Clara Cernat e la sua padronanza tecnica, si rivelano ideali per le celeberrime danze di Bartok. Altrettanto radicata nello spirito della terra natale della violinista è la straordinaria Sonata numero 3 di Enescu, in cui la scrittura melodica e armonica riflette perfettamente il sottotitolo “Nel carattere popolare romeno”.
Una ricca carrellata di musiche rende un unicum il cartellone della serata: pagine di Tudor Ciortea, Dumitru Capoianu, Anatol Vieru e Ion Scarlatescu sono state in un certo senso riscoperte dai due interpreti, autori di un appassionato lavoro di ricerca. Da segnalare un brano di fatto sconosciuto del compositore romeno Cipian Porumbescu, condannato a una lunga prigionia per la sua attività politica e morto appena trentenne di tubercolosi nel 1883. La ballata proposta fu scritta per violino solo: un canto nostalgico, cui Thierry Huillet ha adattato un accompagnamento pianistico che ne valorizza l’intensità emotiva.
Prima del concerto, alle 19.30, happy hour nel bar del teatro (prenotazioni entro le 12 di domani allo 0434 29009).
Info: www.comunalegiuseppeverdi.it , 0434 247624.
Fonte: Messaggero Veneto
mercoledì 5 febbraio 2014
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