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lunedì 5 gennaio 2015

Sommelier Ardelean: "Nel mio libro vini romeni e cibo d'Italia"

Un lavoro durato mesi che unisce la cultura e la qualità del vino

Roma, 27 nov. (askanews) - Un lavoro lungo e complicato, durato mesi, che ha portato alla selezione di 50 vini romeni per altrettanti piatti d'eccellenza italiani. Abbinamenti insoliti e particolari studiati dalla migliore Sommelier di Romania per il 2014, Marinela Ardelean, romena di nascita ma italianissima da anni, che ha raccolto il suo lavoro nel libro "50 vini di Romania incontrano 50 piatti italiani d'eccellenza".

E' il risultato della ricerca della giovane e rinomata sommelier, che ha saputo scegliere dall'ampia varietà di vini della Romania quelli che meglio ne illustrano la ricchezza della geografia enologica. "Sono italiana ma nata in Romania, ho sentito il desiderio di far conoscere queste mie due famiglie e contribuire a uno scambio sociale, culturale e anche economico - ha dichiarato ad askanews - Quindi ho selezionato i 50 vini più rappresentativi della Romania e i 50 piatti d'eccellenza della cucina italiana. Chi meglio dell'Italia può avere il ruolo di ambasciatore gastronomico nel mondo".

Il lavoro di selezione, in particolare dei vini, è durato mesi, in "segreto".: "E' stato difficilissimo, più volte ho voluto rinunciare, ma il percorso era talmente bello che non potevo fermarmi. Ho selezionato da sola i vini senza dire niente ai produttori - ha aggiunto - ne ho scelti oltre 400 vini che ho assaggiato a casa mia in Transilvania. E' una grossa responsabilità fare una selezione soprattutto perché in Romania ci sono in tutto 93 cantine e in questo libro ne ho inserite soltanto 18".

E scegliere i piatti da abbinare "è stato altrettanto impegnativo. I vini romeni sono corposi, hanno una grande struttura e per la maggior parte sono rossi, quindi non è stato affatto facile accoppiarli ai piatti italiani - ha spiegato la sommelier che presenterà il libro tra Italia e Romania all'inizio di dicembre con una tappa a Catania e una il 5 dicembre al GoodWine di Bucarest - Nella cucina d'eccellenza italiana la protagonista è la materia prima, si tratta di piatti semplici, più delicati, quindi è stata una grossa sfida decidere gli accoppiamenti. Nella selezione dei piatti e dei i ristoranti sono stata aiutata dal critico enogastronomico Luigi Cremona e ad ogni ristoratore ho chiesto i 4-5 piatti più rappresentativi e di conseguenza ho scelto gli accoppiamenti, proponendo a volte coraggiosamente dei nuovi approcci".

Un lavoro che ha visto la luce al Merano Wine Festival e che è stato accolto positivamente ma anche con stupore. "Quando ho informato i produttori di vino romeni di quello che avevo fatto sono rimasti stupiti, non se lo aspettavano e non si immaginavano cosa avevo realizzato: il libro quindi è stato accolto con un mix di curiosità e diffidenza. I viticoltori romeni hanno pensato che in Italia nessuno potesse apprezzare i loro prodotti, ma - ha ammesso Marinela - quando ho fatto a Merano la presentazione è stata accolta con entusiasmo, perché nessuno ha mai deciso di accoppiare i vini di un Paese con i piatti di un altro. Inoltre Infocons, l'associazione per la protezione dei consumatori in Romania - in cui cui la sommelier è consigliere del presidente - ha deciso di inserire insieme allo sponsor Fos Marai, 250 copie nelle biblioteche pubbliche della Romania".

Una grande soddisfazione per la Dame Chevalier des Coteaux de Champagne 2014, "Sommelier of Honour" della Fondazione Italiana Sommelier, perché dimostra che "il senso della qualità, la diffusione della cultura, lo scambio culturale basato sul cibo e sul vino piace tanto e ce n'è sempre più bisogno".

Fonte: Askanews

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