La comunità romena si incontra e si racconta attraverso storie quotidiane, punti di vista, fatti di cronaca, appuntamenti e novità, per non dimenticare le radici e per vivere meglio la distanza dal paese natale.
Informazioni utili per i romeni che vivono in Italia, per conoscere le opportunità che la realtà circostante offre e divenire cittadini attivi.

Comunitatea Românească în Italia

Locul unde comunitatea românească se regăsește zilnic în știri, noutăți, mărturii, informații și sfaturi, pentru a nu uita rădăcinile și a trăi mai bine departe de țara natală. Informații utile pentru românii care trăiesc în Italia, despre oportunitățile pe care le oferă realitatea din jur și pentru a deveni cetățeni activi.

Bun găsit pe site! Benvenuto!

Comentează articolele publicate! Commenta gli articoli pubblicati!

sabato 8 dicembre 2012

Romena morta dopo pugno: sconto in appello, 8 anni

Il pg aveva sollecitato 12 anni per Alessio Burtone

04 dicembre

Maricica Hahaianu, l'infermiera romena di 32 anni colpita al volto e uccisa nella metro Anagnina di Roma venerdi' 8 ottobre 2010

ROMA - Otto anni di reclusione in appello per Alessio Burtone, il giovane che uccise Maricica Hahaianu, un'infermiera romena, colpendola con un pugno. Lo ha deciso la prima Corte d'assise d'appello di Roma presieduta da Lucio Mario D'Andria. In primo grado era stato condannato a 9 anni.

Nella sentenza il tribunale di secondo grado non ha riconosciuto a Burtone le attenuanti generiche come, invece, chiesto dal procuratore generale. Il fatto avvenne l'8 ottobre del 2010, il giovane romano, al termine di una lite scoppiata in una tabaccheria della stazione metro Anagnina, colpì con un pugno Maricica Hahaianu, che morì dopo una settimana trascorsa in coma al Policlinico Casilino. Commentando la decisione della corte l'avvocato Fabrizio Galli, difensore dell'imputato, ha affermato che si tratta di "una sentenza positiva perché ha dato un'apertura e quello che avevamo prospettato in primo grado piano piano si sta realizzando: Burtone ha scontato due anni di reclusione in carcere quindi ora chiederemo i domiciliari per una misura più attenuata".

"Non capisco, non capisco", commenta Adrian, il marito di Maricica. Rabbia e delusione condivisa anche dal suo legale, l'avvocato Alessandro Di Giovanni. "E' una sentenza frettolosa - afferma il legale -. Presa dopo appena un'ora di camera di consiglio e nella quale si sconta anche un pregiudizio verso i romeni. Perché se la vittima fosse stato una italiana qui ci sarebbe stata forse molta più attenzione". "La visione del video dell'aggressione - ha continuato il penalista - non è bastata. Aspettiamo adesso le motivazioni per capire appieno la linea presa dalla corte".

Fonte: ANSA

Nessun commento:

Posta un commento