Il pg aveva sollecitato 12 anni per Alessio Burtone
04 dicembre
Maricica Hahaianu, l'infermiera romena di 32 anni colpita al volto e uccisa nella metro Anagnina di Roma venerdi' 8 ottobre 2010
ROMA - Otto anni di reclusione in appello per Alessio Burtone, il giovane che uccise Maricica Hahaianu, un'infermiera romena, colpendola con un pugno. Lo ha deciso la prima Corte d'assise d'appello di Roma presieduta da Lucio Mario D'Andria. In primo grado era stato condannato a 9 anni.
Nella sentenza il tribunale di secondo grado non ha riconosciuto a Burtone le attenuanti generiche come, invece, chiesto dal procuratore generale. Il fatto avvenne l'8 ottobre del 2010, il giovane romano, al termine di una lite scoppiata in una tabaccheria della stazione metro Anagnina, colpì con un pugno Maricica Hahaianu, che morì dopo una settimana trascorsa in coma al Policlinico Casilino. Commentando la decisione della corte l'avvocato Fabrizio Galli, difensore dell'imputato, ha affermato che si tratta di "una sentenza positiva perché ha dato un'apertura e quello che avevamo prospettato in primo grado piano piano si sta realizzando: Burtone ha scontato due anni di reclusione in carcere quindi ora chiederemo i domiciliari per una misura più attenuata".
"Non capisco, non capisco", commenta Adrian, il marito di Maricica. Rabbia e delusione condivisa anche dal suo legale, l'avvocato Alessandro Di Giovanni. "E' una sentenza frettolosa - afferma il legale -. Presa dopo appena un'ora di camera di consiglio e nella quale si sconta anche un pregiudizio verso i romeni. Perché se la vittima fosse stato una italiana qui ci sarebbe stata forse molta più attenzione". "La visione del video dell'aggressione - ha continuato il penalista - non è bastata. Aspettiamo adesso le motivazioni per capire appieno la linea presa dalla corte".
Fonte: ANSA
sabato 8 dicembre 2012
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