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domenica 5 ottobre 2014

L'infinito che è negli uomini - Pirandello e Romania‏

Comunicato stampa

ACCADEMIA DI ROMANIA IN ROMA
Presenta spettacolo – conferenza – mostra
L’infinito che è negli uomini – Pirandello e Romania

5/6/7 ottobre 2014
Accademia di Romania, Piazza Josè de San Martin, 1 – Valle Giulia

Anteprima alle ore 19.15
Prof. Octavian SAIU
“Pirandello e Romania” - Conferenza/Mostra

Ore 20.00
Compagnia Progetto Miniera
presenta spettacolo
L’infinito che è negli uomini
di Thomas Otto Zinzi
percorso drammaturgico delle opere di Luigi Pirandello
con

Thomas Otto Zinzi Marco Ubaldini Guglielmo Frabetti Giulio Gorissen
Mara De Angelis Giuseppe Bisegna Caterina Marri Eleonora di Raffaele
Viola Terzigno Nicole Belli Daniela Ispas soprano Chiara Cenciarini danzatrice

organizzazione Progetto Miniera Marco Ubaldini
aiuto regia Monica De Padua
studio della luce e suono Mauro Giovino
fotografa di scena Giulia Mucci

Una villa. I libri sono ovunque. Scrivanie e lampade che illuminano lo spazio di un mondo di luce nelle parole. Fuori, la ruota motrice della città non sa fermarsi. Un ex poeta scende dal tram della vita ed entra involontariamente nella biblioteca dei sentimenti di Luigi Pirandello, sorvegliata da un uomo che si presenta a lui col nome di Cotrone, e che lo porterà a cambiare direzione alle sue parole. Realtà? Finzione? …
Le immagini non sono inventate da noi, sono un desiderio dei nostri stessi occhi.

Thomas Otto Zinzi regista di teatro, attore, drammaturgo
E’ nato a Roma da Luigi e Rosa Zinzi,emigranti italo-americani,il 28 febbraio 1960, ultimo di quattro fratelli dopo Pasquale, Nicholas e Mary. Regista di Teatro, attore dal 1977, diplomato alla Scuola di Tecniche dello Spettacolo nel 1982. Ha fondato e diretto diversi Laboratori Teatrali in Italia. Attualmente dirige il Laboratorio Il mestiere dell’emozione Ha insegnato recitazione presso il Collegio Nazareno di Roma in collaborazione con l’ETI scuola dal 1994 al 2007 e presso L’Università LUMSA di Roma dal 2003 al 2005. Come attore è stato diretto, tra gli altri, da Claretta Carotenuto, Lucio Chiavarelli Alfio Adrover in teatro e al cinema da vari registi, tra i quali J.M. Sanchez, M. Monicelli, F. Vancini, M. Guglielmi, C. Lizzani, F. Rosi. E’ stato aiuto regia per l’Italia del drammaturgo inglese Arnold Wesker. Dopo una serie d’incontri presso il Piccolo Teatro di Milano di Giorgio Strehler con Tino Carraro e Carlo Battistoni, ha messo in scena Ragazza che precipita di D. Buzzati, L’altra Madre e La Visione del pensiero percorso dal teatro al cinema di L.Pirandello. Ha collaborato con la Fondazione Ippolito Nievo nell’ambito dei Parchi Letterari.
Un suo testo è stato selezionato da Aldo Forbice e pubblicato nel libro dedicato alla tragedia dell’11 settembre dal titolo Ondate di Rabbia e di Paura. In occasione dei cento anni dalla nascita di Dino Buzzati ha ideato e diretto La Milano dei Tartari, otto spettacoli allestiti nei luoghi d’ispirazione dell’autore, tratti dai romanzi,racconti e cronaca nera in collaborazione con Progetto Italia, Stanislao Nievo e Fondazione Ippolito Nievo.
Nel 2008 ha diretto Anna Màlvica nel suo testo Mamma Randagia (segnalato al Premio Ferse, 2011)
Nel 2010 ha scritto e diretto Rinoceronti a Roma, presso l’Accademia di Romania.
Nel 2011 ha diretto ed è stato interprete, insieme a Marco Ubaldini e Guglielmo Frabetti di IONA di M. Sorescu.
Nel 2016 andrà in scena a Montevideo,Uruguay, per la prima volta il suo testo
Mamma Randagia tradotto in spagnolo Mama’ Vagabunda per la regia del drammaturgo Carlos Manuel Varela.
Ha diretto il Laboratorio Teatrale per i rifugiati politici presso la Caritas di Roma.
Nel 1998 ha fondato PROGETTO MINIERA, equipe di lavoro formata da professionisti dello spettacolo.
Il 20 settembre 2004 ha vinto il Primo Premio Teatrale Nazionale VALLECORSI con il suo testo IO e TE che ha debuttato la prima volta al Teatro del Tempo di Parma il 31 Marzo 2006.
Nel 2013 è andato in scena alla 56° edizione del Festival dei 2 Mondi di Spoleto con lo spettacolo da lui ideato diretto e interpretato Sotto il pavimento del mondo, frutto di due anni di ricerche e interviste con alcuni ex minatori delle Miniere di Morgnano.
Dello stesso anno è anche la seconda edizione di Rinoceronti a Roma, andato in scena sempre all’Accademia di Romania.
Il 24 Maggio 2014 è tornato alle Miniere di Morgnano con lo spettacolo Un buio pieno di luci in occasione della Giornata Nazionale delle Miniere.

Octavian Saiu
Octavian Saiu è professore presso l'Università Nazionale del Teatro e del Cinema "I. L. Caragiale" di Bucarest, ricercatore e critico teatrale. È dottore di ricerca in studi teatrali e in letteratura comparata. Ha insegnato presso le università della Romania e in Nuova Zelanda, è stato Visiting Fellow presso l'Università di Londra (2008, 2011-2012). È vicepresidente dell'Associazione Internazionale dei Critici di Teatro (AICT) - Sezione romeno e direttore del Centro per gli Studi Eugène Ionesco - Samuel Beckett. Ha pubblicato diversi volumi: În căutarea spaţiului pierdut (Alla ricerca dello spazio perduto) (Nemira, 2008); Beckett. Pur şi Simplu ( Beckett. Semplicemente) (Paideia, 2009); Fedra, de la Euripide la Racine, de la Seneca la Sarah Kane (Fedra, da Euripide a Racine, da Seneca a Sarah Kane) (Paralela 45, 2010); Ionescu/Ionesco: un veac de ambiguitate (Ionescu/Ionesco: un secolo di ambiguità) (Paideia, 2011); Posteritatea absurdului (La posterità dell’assurdo) (Paidea, 2012).
Ha ricevuto, nel 2010, il Premio della Critica per il libro di teatro e nel 2013 il premi UNITER come critico teatrale.

Ufficio stampa,
Accademia di Romania
Roma, ottobre, 2014

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