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domenica 12 agosto 2012

Romania: Istituto di Cultura, ''usati come mezzo di propaganda''

(ASCA-AFP) - Bucarest, 2 ago - Decine di artisti in Romania, tra cui il noto regista Cristi Puiu premiato a Cannes, e l'Istituto romeno di cultura si sono detti preoccupati per l'indipendenza della cultura nel proprio Paese denunciando la volonta' del governo di servirsi di quest'ultima come ''mezzo di propaganda'' nazionalista.
Horia Patapievici, direttore dell'Irc, e tutto lo staff dell'ente responsabile della promozione dell'arte e della cultura romena all'estero hanno annunciato le loro dimissioni nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato diversi artisti e direttori dei centri culturali stranieri.

''Non possiamo piu' lottare contro la volonta' politica del governo e della coalizione al potere di trasformare l'Istituto in uno strumento di propaganda'', ha dichiarato Patapievici sottolineando che il governo di cento-sinistra, con un decreto d'urgenza, ha cambiato la missione dell'Istituto e la sua struttura.

L'Istituto, infatti, ha ora ''il compito di conservare l'identita' nazionale'' del Paese piu' che dare voce agli artisti indipendenti, ha spiegato.
''La peggior forma di patriottismo e' il nazionalismo'', ha aggiunto denunciando ''un duro colpo per gli artisti''.

''E' un giorno triste per la cultura'', ha detto il regista Cristi Puiu dichiarandosi ''preoccupato'' per le critiche arrivate dall'Ue sullo stato di diritto nel Paese.
Anche Cristian Mungiu, altro regista pluripremiato a Cannes, ha parlato di ''epurazione''.

Da parte sua, il ministro della Cultura Puiu Hasotti si e' detto scioccato per le polemiche esplose in questi giorni.

''Il fatto che l'Istituto sia passato dalla tutela della presidenza a quella del Senato non giustifica le posizioni pubbliche adottate dai vertici dell'Irc'', ha affermato in un'intervista a Mediafax.
ghi

Fonte: Asca

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