Irina Albu, è nata a Iasi in Romania quaranta anni fa, nel 2006 a Roma conosce il giornalista oristanese Andrea Atzori e decidono di vivere insieme in Sardegna, si trasferiscono in una deliziosa casa di famiglia, nell’incantevole scenario di Su Pallosu e si rendono protagonisti di tante iniziative culturali e artistiche. Insieme fondano la Colonia felina, di cui tanto ha parlato la stampa nazionale e mondiale, con numerosi servizi televisivi fatti dai più importanti net work. Incontriamo Irina nel suo eremo felino di Su Pallosu e gli chiediamo quali siano stati i suoi inizi artistici?
Avevo quasi 10 anni, quando a scuola negli intervalli, disegnavo le principesse e tante mie colleghe intorno a me mi chiedevano di creare la loro principessa. Ero una bambina abbastanza timida e tutta questa "popolarità" mi faceva sentire importante. Allora non davo tanta importanza alla cosa, io disegnavo perché mi faceva star bene, ma un giorno ho conosciuto un giovane pittore che, vedendo i miei lavoretti, si è offerto di insegnarmi a dipingere e mi ha spinto ad approfondire e a raffinare le mie doti naturali. Da grande ho avuto l’opportunità di studiare per diventare stilista di moda, però non ho mai lavorato in quel campo campo.
Come sono stati i tuoi inizi in Italia?
Mi ero trasferita a Roma per frequentare L'Accademia Altieri, dove ho fatto un corso di vetrinista allestitore decoratore e nel frattempo ho ripreso a dipingere, questa volta sui sassi. Facevo le icone dei santi e le Madonne e una ragazza, vedendo i miei lavori, mi propose di metterli in mostra nel mercatino degli artisti che viene allestito nelle vicinanze del Vaticano e un negoziante di souvenir, che aveva un locale nel cuore di Roma, ha acquistato le mie icone per rivenderle. Ho continuato per un paio di anni a fare questi mercatini e ho cominciato anche a dipingere piatti e a decorare uova di gallina, una tradizione dell’Est Europa.
Quando hai deciso di venire in Sardegna?
Sono arrivata in Sardegna 5 anni fa e ho cominciato dipingere le vecchie tegole fatte a mano, mischiando la cultura sarda con quella romena. Io non mi considero un'artista, per me è solo un hobby, per fortuna ho sempre avuto accanto a me persone che mi hanno spinto di seguire questo percorso.
Come mai hai deciso di vivere in Sardegna?
Mi piace la gente, la storia la cucina , la cultura, mi piace tutto. La cosa che non mi piace dei Sardi, è la pigrizia, diciamo che la gente non ha una gran voglia di fare. Con un patrimonio naturalistico cosi ricco, i Sardi dovrebbero vivere solo di turismo.
A quando una mostra personale dei tuoi lavori in Sardegna?
Fare una mostra personale per me è troppo, io mi considero solo una piccola artigiana, ma chi apprezza i miei lavori, può vederli esposti tutto l'anno a casa nostra, dove ospitiamo anche la Colonia felina, aperta a tutti i visitatori, in uno scenario tra i più suggestivi e affascinanti della Sardegna, dove i nostri gatti non aspettano altro che di essere ammirati nella spiaggia antistante, che fu la testimone di tante imprese dei popoli Shardana, che da li partivano per commerciare i loro manufatti in tutto il Mediterraneo.
Fonte: SardegnaReporter
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