La comunità romena si incontra e si racconta attraverso storie quotidiane, punti di vista, fatti di cronaca, appuntamenti e novità, per non dimenticare le radici e per vivere meglio la distanza dal paese natale.
Informazioni utili per i romeni che vivono in Italia, per conoscere le opportunità che la realtà circostante offre e divenire cittadini attivi.

Comunitatea Românească în Italia

Locul unde comunitatea românească se regăsește zilnic în știri, noutăți, mărturii, informații și sfaturi, pentru a nu uita rădăcinile și a trăi mai bine departe de țara natală. Informații utile pentru românii care trăiesc în Italia, despre oportunitățile pe care le oferă realitatea din jur și pentru a deveni cetățeni activi.

Bun găsit pe site! Benvenuto!

Comentează articolele publicate! Commenta gli articoli pubblicati!

domenica 2 settembre 2012

Trapianto di cuore negato a romeno, il primario smentisce Padova: era urgente

Il paziente ricoverato a Mestre e non operato nella città del Santo era nella lista d’emergenza nazionale

di Maurizio Dianese

UDINE - Il primario di Cardiochirurgia di Udine, il professor Ugolino Livi, non ha dubbi: «Il paziente ricoverato a Mestre era in pericolo di vita e andava operato d’urgenza.

La sua situazione clinica era talmente grave che è stato inserito nella lista di emergenza nazionale e vuol dire che il primo cuore a disposizione in tutta Italia sarebbe stato per lui. Anche perché il tempo a disposizione era poco. Un paziente in quelle condizioni ha circa 15 giorni di vita, se non viene trapiantato. Lo abbiamo salvato grazie alle capacità e alla professionalità dei cardiochirurghi di Mestre che hanno saputo gestire l’emergenza per parecchi giorni prima del nostro intervento».

Rincara la dose il professor Roberto Peressutti che dirige il Centro regionale dei trapianti del Friuli: «Se il paziente colpito da infarto era tenuto in vita solo grazie alla circolazione extracorporea, c’era poco da discutere. Io ho autorizzato il trapianto perché l’urgenza clinica era certificata sulla base di criteri scientifici indiscutibili e fissati in modo molto preciso».

Intanto la Regione Veneto ha aperto ufficialmente un’inchiesta per esaminare il caso. E l’Azienda ospedaliera di Padova - che si è difesa nei giorni scorsi dicendo che il trapianto di cuore poteva aspettare, che il caso di G.N., marittimo di origine rumena, di 53 anni, non era urgente - interpellata ieri non ha voluto replicare. Anche se lo stesso cardiochirurgo di Padova, ha scritto nella sua relazione che il marittimo, colpito da infarto l’8 agosto mentre si trovava su una nave attraccata a Marghera, doveva essere messo in lista per il trapianto. Ma in Romania. Le due testimonianze di Udine comunque chiudono il caso mentre gettano perplessità sulla blasonata clinica che fu del prof. Vincenzo Gallucci, il medico che ha eseguito il primo trapianto di cuore in Italia. Il marittimo rumeno è finito addirittura fuori lista. Perché rumeno? Sembra proprio di sì se è vero che qualcuno avrebbe sentito a Padova pronunciare la frase: «I cuori degli italiani vanno di preferenza agli italiani. Questa è una direttiva del Nord Italian Transplant». In ogni caso, direttiva o non direttiva, dall’ospedale di Padova è stato consigliato il trasporto in Romania. Taglia corto il prof. Ugolino Livi: «Già trasferire un paziente in quelle condizioni da Mestre a Udine è una impresa, figuriamoci trasferirlo in Romania. L’abbiamo fatto in qualche caso, dal Sud Italia, ma abbiamo chiesto un Hercules perché bisogna far salire l’ambulanza in aereo. I rischi aumentano in modo esponenziale». Dunque, se Padova ha valutato che il paziente poteva aspettare, ha sbagliato e se ha giudicato che poteva essere trasportato in Romania ha sbagliato due volte. «Lo ripeto, il paziente non è stato inserito in una lista d’attesa per il trapianto, ma nella lista d’emergenza nazionale. E i criteri sono stringenti, non li decidiamo noi a Udine, sono stabiliti a livello nazionale, uguali per tutti».

Sabato 25 Agosto 2012 Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Agosto

Fonte: Il Gazzettino


Leggi anche:
Trapianto di cuore negato a un romeno, Padova si difende: «Non era urgente»
Mancato trapianto su romeno a Padova, Regione chiede relazione. Ospedale: paziente non è stato rifiutato
Trapianto negato al romeno. la Regione manda gli ispettori
Trapianto negato a cittadino rumeno: “Che si faccia operare nel suo Paese”
EST(r)FATTO: Sei romeno? Niente trapianto
Padova: trapianto di cuore negato ad un cittadino romeno. "I cuori italiani vanno agli italiani"
«E' romeno? Niente trapianto di cuore». Medico choc, bufera sull'ospedale

Citeste si:
Caz revoltător în Italia. Un medic e acuzat că a refuzat să-i facă transplant unui român pe motiv că inimile italienilor ar trebui să ajungă la italieni

Nessun commento:

Posta un commento