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domenica 8 febbraio 2015

Giugliano. Prostituta romena 30enne uccisa con un colpo alla testa. Il corpo abbandonato tra i rifiuti

Campania
06/02/2015

Giugliano. Un cadavere in una traversa anonima della Circumlago di Lago Patria. Si tratta di una donna di trent’anni proveniente dalla Romania: Ivanica Sanda. Questa l’identità della vittima che presentava una profonda ferita alla testa, colpo inferto con un corpo contundente. L’allarme è partito dopo una telefonata anonima al 113 verso le 17.30. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Giugliano, diretti dal capitano Francesco Piroddi, insieme ai militari dell’Arma della stazione di Varcaturo. La zona è abitualmente frequentata da prostitute, e anche Ivanica doveva essere in quel giro, come testimonia il suo abbigliamento (gonna cortissima e giubbino scuro). Era con il volto riverso nel fango, a pochi metri da un cumulo di rifiuti. E a poca distanza da Castelvolturno, dove qualche giorno fa è stato rinvenuto il cadavere di una trans, circa trent’anni, africana, senza documenti che ne consentissero l’identificazione. Nessun segno visibile di violenza, forse stroncata da un’overdose. Ma l’analogia tra i due episodi resta comunque inquietante. La giovane trovata senza vita ieri pomeriggio era in una zona appartata, dove bisognava andare di proposito. Chi l’ha uccisa sapeva come muoversi. Il fango e la pioggia per l’esondazione del lago hanno reso le indagini difficili. Ieri mattina, dopo l’acqua che aveva invaso la strada e causato dei crolli, i vigili urbani del Comune di Giugliano avevano interdetto il passaggio alle auto. Nessuno poteva percorrere la strada che costeggia lo specchio d’acqua. Ma qualcuno l’ha fatto. Si è appartato con la donna, l’ha uccisa e poi ha abbandonato il cadavere nel fango e tra i rifiuti. Un colpo alla testa: questa è l’unica certezza per gli inquirenti che hanno classificato il caso come omicidio. Il magistrato di turno della Procura del tribunale di Napoli Nord ha disposto il sequestro della salma per l’autopsia, esame che darà altre indicazioni agli inquirenti della Benemerita. I militari, nonostante il maltempo e il fango, hanno controllato palmo a palmo la zona. Si cercavano indizi utili alle indagini, elementi per far luce sul delitto. A meno di un chilometro la Circumlago si immette sulla Domitiana: un tratto di strada dove sono presenti ad ogni ora del giorno e della notte le prostitute. Ci sono donne provenienti dai paesi dell’Est e altre dall’Africa. Un mercato del sesso e della droga dove si può trovare di tutto e di più. «Questa strada è stata segnalata più volte come quella del degrado e la morte della donna evidenzia lo stato di abbandono totale – denuncia l’ambientalista Stefano Franciosi, responsabile Lipu – qui le prostitute vengono spesso e si intrattengono con i clienti. E nessuno controlla. Così capita che si arrivi a fatti criminali come questo, che si possa uccidere indisturbati». (Mariano Fellico – Il Mattino)

Fonte: Positano News

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