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domenica 1 febbraio 2015

Grignasco, l’ex migrante romena rinnova l’albergo Aurora

Da badante a imprenditrice: “Non ci ho pensato un attimo, sapevo che il mio futuro sarebbe cambiato”

Le dodici stanze dell’albergo Aurora di Grignasco sono state rinnovate

29/01/2015
MARCELLO GIORDANI
GRIGNASCO

Da badante a titolare d’albergo: dodici anni fa Nika Cioata non se lo sognava neanche. Era partita dalla Romania piena di speranze, ma anche con un po’ di apprensione. Sapeva che in Italia sarebbe stata dura e l’attendevano anni di fatica: «Venivo da un paese della Romania ai confini con la ex Yugoslavia, poverissimo, senza niente, e dodici anni fa l’Italia era per noi come l’America. Un posto da sogno, da film, dove c’era il lavoro, dove avresti trovato opportunità a ogni angolo della strada, mentre in Romania non c’era il lavoro e si viveva in povertà. Non ci ho pensato un attimo, e mi sono detta che il mio futuro sarebbe stato diverso, italiano».

L’arrivo in Valsesia
Nika è arrivata in Valsesia, a Grignasco, e ha iniziato a fare un po’ di tutto: «Non ho mai avuto paura a lavorare, faccio anche i lavori più pesanti. Per anni - racconta - ho fatto la badante, curavo gli anziani e gli infermi, e ho trovato delle famiglie molto disponibili. Ho lavorato tanto, come collaboratrice domestica, lavavo i panni e pulivo gli alloggi, e questo mi ha permesso di raccogliere un po’ di risparmi, che in parte mandavo a casa, in Romania, ai miei, e in parte tenevo per realizzare un sogno».

Prima il bar
Nika è molto socievole, cercava un lavoro che le permettesse di stare a contatto col pubblico. A un certo punto, c’è la possibilità di rilevare un bar, l’Aurora, nello stabile dove un tempo c’era l’albergo, che è stato chiuso. «Ho iniziato a gestire il bar e quando ho visto l’albergo chiuso mi sono detta subito che bisognava rilanciarlo, che un posto così non poteva essere trascurato. Ho convinto i proprietari ed eccomi qua, con le dodici stanze rimesse completamente a nuovo e un albergo con tutti i comfort. Siamo all’inizio della Valsesia, vorremmo diventare il biglietto da visita di questa valle magnifica».

«In un posto bellissimo»
C’è chi ha detto a Nika che investire oggi quattrini in Italia non ha senso, ma lei ci ha creduto e ha tenuto duro: «Ho iniziato un’avventura, che secondo me è molto promettente. Ho incontrato troppa gente che si piange addosso, io sono positiva e non sto mai ferma; dove c’è il lavoro ci sono anch’io».
In dodici anni, dice la signora rumena, è cambiato il mondo, sia in Romania che in Italia: «La Romania ha subito una rivoluzione, ci sono stati moltissimi investimenti; in Italia in questi anni ho trovato tanti pessimisti, che hanno paura del futuro e non vogliono rischiare. Porto il mio esempio: dodici anni fa ero una migrante senza niente, se non la mia voglia di fare, impegnarmi e mettermi in gioco, e adesso sono qui a portare avanti un bar e un albergo. Ho trovato un paese, Grignasco, con tanta brava gente e un posto bellissimo; cosa dovrei desiderare di più dalla vita?».

Fonte: LA STAMPA

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