14 FEBBRAIO 2015
ROCCA DI PAPA/ attualità – Una bella iniziativa di letture, versi e storia con la presenza dei bambini, fulcro vitale dell’integrazione presente e futura
Se l’integrazione è un valore, oggi, presso l’aula consiliare di Rocca di Papa, grazie alla manifestazione organizzata dalla Università Popolare e per merito dell’impegno di Bob H. Salmi ed Eliza Puscoi, in collaborazione con altre realtà del territorio, ha trovato la sua massima espressione di volontà e speranza per il futuro. Alla presenza di numerosi giornalisti, scrittori roccheggiani e romeni, infatti, ha preso vita ”Il mondo delle favole e della poesia”, manifestazione di letture, cultura e storia che ha avuto come protagonisti sopratutto i bambini, con le loro semplici e colorate composizioni.

Proprio a proposito dell’integrazione, la scrittrice Maria Pia Santangeli ha affermato: ”L’integrazione è un rom5arricchimento reciproco. E quindi dico ai romeni di rimanere sé stessi ed italiani insieme. Girando l’Italia e compiendo le mie ricerche ho imparato a vedere le cose con occhi diversi, acquisendo qualcosa in più. Oggi l’Italia è un po’ tutta uguale, ma fino a qualche anno fa era possibile riscontrare profonde differenze nei territori, come quelle che incontrai qui venendo dalla Toscana fino a qui. I romeni, quindi, conservino la loro anima e la propria identità, anche nella società in cui vivono”.
Hanno partecipato all’organizzazione dell’incontro o sono stati presenti, tra gli altri, Elena Postelnicu, corrispondente Radio Romania a Roma, Anna Giovanetti, la poetessa Azamfiricai Zana, lo scrittore romeno Trifan Laurentiu, la maestra Alessandra Palazzi, l”’Associazione Romena di Velletri”, l’Associazione Pro-Esso (Cittadini attivi di Rocca), Bibirig Maria Irina, Maria Bogdan, Neacsu Alexandru, Nadia Rufini, “Ziarul Emigrantul” e il direttore Cristi Merchea, il cantante e poeta romeno George Lupascu, il Maestro Franco Carfagna, la scultrice Carmen Chirica Pislariu.
rom2Tra le tante letture e i tanti interventi, la scrittrice Rita Gatta ha voluto ricordare il 71° anniversario del bombardamento di Rocca di Papa, leggendo una poesia in dialetto roccheggiano, simbolo della tragicità di quegli eventi ma anche dell’innocenza dei bambini, sintesi di speranza per il futuro e di pace. La stessa pace e la stessa speranza che oggi si è respirata in un manifestazione che ha visto andare a braccetto insieme associazioni italiane e romene, giornalisti, uomini della cultura e piccoli studenti. Un bel modo di festeggiare San Valentino, festa dell’amore, valore e sentimento che in questo caso ha unito due popoli.
Fonte: Il Grillo
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