lunedì 28 ottobre 2013
Errico e Bruto Amante, due personalità del Risorgimento italiano e romeno presentate all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia
Mercoledì, 6 novembre, a partire dalle ore 18:00, nell’aula conferenze “Marian Papahagi” dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia avrà luogo la presentazione di due volumi: Bruto Amante, La Romania illustrata. Ricordi di viaggio, Graficart, Formia 2012 (ristampa anastatica dell’edizione: Bruno Amante editore, Roma 1888) e AA.VV., Errico Amante e il figlio Bruto in rapporto al Risorgimento italiano e romeno, Atti del Convegno nazionale di studi, Castello Gaetani, Fondi, 30 marzo 2012.
Interverranno: prof. Rudolf Dinu (Direttore IRCRU Venezia), prof. Antonio D’Alessandri (Cattedra di Storia dell’Europa Orientale del Dipartimento di Scienze Politiche, Università Roma Tre) e i curatori dei volumi – prof. Nicola Terracciano e prof. Nilo Cardillo.
L'evento porta all'attenzione del pubblico veneziano e italiano un momento di svolta nella storia delle relazioni bilaterali italo-romene (l’epoca della rinascita nazionale e della formazione degli stati moderni) e il ruolo delle due figure del Risorgimento italiano nel promuovere la causa della Confederazione dei paesi latini.
Errico Amante fu patriota, giudice, studioso di Giambattista Vico, senatore del Regno d'Italia, una delle figure preminenti del Risorgimento italiano meridionale, nonché degli studi sulla civiltà romana. Era particolarmente interessato all'eredità giuridica dell'Impero Romano, ovvero come essa influenzò e definì la storia dei popoli latini, specialmente quella della Romania. Errico Amante scrisse profeticamente su un’Unione europea che, in alleanza con la Gran Bretagna, avrebbe dovuto affrontare gli eventuali pericoli provenienti dal pangermanesimo e panslavismo.
Suo figlio, Bruto Amante, fu prolifico autore di numerosi studi di storia locale meridionale, alto funzionario nel Ministero della Pubblica Istruzione e Segretario del Ministro Francesco De Sanctis. Filoromeno per l’educazione ricevuta dal padre, ma soprattutto per i numerosi rapporti professionali e amichevoli con personalità di Bucarest, Iaşi, Craiova quali: Grigore Tocilescu, Aron Densuşianu, C.A. Rosetti, Remus Oprescu, I.Gh. Drăgescu, Petre Chiţu, Maria Chițu. Nel 1888 intraprese un viaggio in Romania, in seguito al quale dedicò alla nazione romena una notevole monografia illustrata, dal titolo La Romania Illustrata. Ricordi di viaggio.
Pubblicato da
Catalina Sava
alle
20:47
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