Lorenzo Scaffidi
2 Novembre 2019
Oliveri – Per fortuna i bei finali esistono anche nella realtà e non soltanto nelle favole. Ricordate la storia di Ion – raccontata solo pochi giorni fa dal nostro sito – il disoccupato romeno che si era occupato volontariamente delle aiuole del comune di Oliveri, e, che allo stesso tempo, aveva data a tutti noi una gran lezione di civiltà ed integrazione?
Ebbene, è giunta la bellissima notizia che, dopo aver letto la storia di Ion, due aziende, colpite dal profondo rispetto dei luoghi e delle persone di quest’uomo, gli hanno offerto un lavoro.
Ancora una volta lasciamo che a raccontare i particolari di questa stupenda notizia sia il comune di Oliveri, che ringraziamo infinitamente, perchè con questa splendida storia raccontata, ci porta un messaggio di speranza ed umanità e ci dà la possibilità nel credere in un futuro migliore:
Nel mondo capovolto dalla deriva cattivista, per fare scalpore devi proporre buone notizie.
Deve essere per questo che, dopo aver letto la storia di Ion, due aziende del comprensorio hanno abbandonato il patinato universo parallelo di Facebook per offrire a Ion un lavoro vero.
Lui è corso a ringraziarci, incespicando qua e là in quell’intricato labirinto letterario che è la lingua italiana. Per fortuna, a soccorrere il suo sgarrupato linguaggio ci hanno pensato quei due occhi neri lucidi di gratitudine.
Già così questa storia avrebbe le stimmate dell’eccezionalità. Ma c’è dell’altro.
Sommersi dall’universale interpretazione del mondo, secondo cui l’egoismo supera la partecipazione, qualcuno potrebbe pensare che Ion, conquistato il malloppo di un lavoro sicuro, abbia voltato le spalle scordandosi di Oliveri. E invece no.
“Sindaco, anche se ora ho un lavoro, il sabato sarò libero. Non ti preoccupare, continuerò a curare le aiuole e pulire il parco giochi”.
È nella rappresentazione di eventi che vanno oltre ciò che siamo abituati a vedere che si riconoscono i veri miracoli dell’esistenza.
In un’epoca distratta dai luccichii di Facebook ed Instagram, certi fenomeni della normalità rischiano di passare inosservati.
In questo immenso contenitore che spreme frasi e verbi, fino a togliergli ogni significato il rischio è che ogni cosa detta perda valore.
E noi siamo molto contenti che, per una volta, le parole con cui raccontiamo le nostre storie, siano planate in un cuore generoso e da lì sia partita una frase che suona comena speranza: “Ion ho un lavoro per te”.
Buona fortuna Ion!
Fonte: 98Zero
venerdì 15 novembre 2019
Due aziende hanno offerto un lavoro a Ion, il disoccupato romeno che si occupa delle aiuole di Oliveri
Pubblicato da Catalina Sava alle 22:50
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