Toscana
Mercoledì, 24 ottobre 2012
Se è difficile per tutti – specie di questi tempi – trovare un'occupazione, arrivare a fine mese e provare (se possibile) a risparmiare qualche euro, lo è ancora di più quando non si conosce la lingua, con pochi spiccioli in tasca e arrivando da lontano. Per la precisione da 1.781 chilometri di distanza. È quanto dista la città di Iasi, situata nella regione nord-est della Romania, da Firenze, ed è questo il tragitto che ha percorso in auto un ragazzo di nome Gheorghe Smau nel 2002.
Il motivo che lo ha spinto in Italia è lo stesso di molti suoi connazionali: racimolare un po' di soldi per aiutare i familiari rimasti a casa e vivere una vita più dignitosa. Gheorghe oggi ha 38 anni e da Firenze, da allora, non se ne è più andato via. “Quando sono arrivato qua – ci racconta – il mio primo pensiero era rivolto a casa. Dovevo trovarmi al più presto un lavoro e rendere questo mio 'soggiorno' il più breve possibile”. Non è andata così.
Gheorghe, dopo qualche mese, ha trovato lavoro in un agriturismo fuori Firenze. In particolare si occupava del maneggio e il suo compito era quello di preparare i cavalli per la scuola di equitazione. “È grazie ai bambini che frequentavano la scuola che ho imparato le mie prime parole di italiano”, ricorda. Il lavoro in agriturismo – dice – non gli ha dato grandi soddisfazioni, eccetto una: là ha conosciuto Elena, anche lei romena, in Italia da più tempo di lui. Dopo qualche anno si sono sposati e hanno maturato l'idea, inizialmente impensabile, di rimanere in Italia: “Firenze è la città più bella del mondo, mi sento a tutti gli effetti un fiorentino, e non solo per la carta d'identità, 'conquistata' dopo cinque anni, ma per tutto quello che ormai mi lega a questa città”.
E se in Romania Gheorghe ha deciso di tornarci soltanto in vacanza, in questi dieci anni ha lavorato senza sosta per “portare” la Romania da lui. Quasi tutta la sua famiglia vive infatti ormai in riva all’Arno: fra sorelle, fratelli, cugini e nipoti, sono una cinquantina gli appartenenti alla famiglia Smau che, grazie al suo aiuto, hanno stabilito la loro residenza a Firenze. Una vera e propria emigrazione di massa. E anche sul piano lavorativo, dopo quattro anni passati in agriturismo, sono arrivate le prime soddisfazioni: il trasferimento in un’altra azienda fiorentina, una carriera lampo, la conquista del ruolo di capo-officina, un contratto a tempo indeterminato e uno stipendio che gli ha già permesso di comprare alcuni appartamenti nella sua terra d'origine. “Sono assolutamente soddisfatto di quanto sono riuscito a conquistare nella mia vita.
Posso ritenermi fortunato soprattutto se guardo a tutti coloro che si trovano nella mia condizione e che, come me, hanno provato a costruirsi una vita lontano da casa senza purtroppo avere successo. Ai miei connazionali dico questo: mai farsi prendere dallo sconforto. In questi anni passati a Firenze non è sempre stato facile, anzi. Ma grazie al sostegno dei miei cari e di alcuni amici italiani – conclude – ho superato tutti i problemi che quotidianamente venivano fuori, trovando a Firenze la mia realizzazione e la mia felicità”.
Lorenzo Galli Torrini
Fonte: AffarItaliani
domenica 28 ottobre 2012
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