La soubrette: sono stata massacrata, ma io ho detto la verità anche se non servirà a nulla
MILANO - La chiamano "Annina", è romena, stava spesso alle feste di Arcore, in aula aveva detto che ricordava Ruby Rubacuori come "una ragazza molto corpulenta fisicamente", come i suoi racconti così disperati che "ci fece pena", e si era rifiutata di rispondere, nonostante gli ammonimenti della presidente, alle domande del pubblico ministero sul tema del "sesso ad Arcore", dicendo "scelgo io i letti dove andare". Ma ieri Ioana Visan, dopo la sentenza e la trasmissione anche della sua testimonianza in procura, per riaprire le indagini, è "basita", come dice lei.
In fondo è semplice, il tribunale ritiene che lei e altre avete mentito.
"Ma ho detto le cose come stanno. Se noi siamo trenta a dire le stesse cose, sarà vero o no?".
Non è una questione di numeri, ma di fatti e di riscontri.
"Io ho detto quello che ho visto e sentito".
Per il tribunale no, anzi lei si è rifiutata di rispondere.
"Ho reagito alle domande che non accettavo"
Siete in parecchie papi-girl indagate per falsa testimonianza. E siete ancora pagate da Silvio Berlusconi con un mensile, o no?
"Abbiamo subito un danno. Io sono stata massacrata, mi hanno fatto ogni genere di pressione perché raccontassi chissà cosa, ma ho detto la verità e sono pronta a ripeterla, ma tanto non servirà a nulla,
mi spiace molto per l'Italia. Ci sono persone che uccidono e prendono dieci anni di carcere, sette anni a Berlusconi sono pazzeschi, è una condanna molto pesante, politica".
Non se l'aspettava?
"Per niente".
Non sa che c'è di mezzo una minorenne?
"A me hanno dato della prostituta, e se adesso mi accusano di avere detto le bugie, mi sembra il minimo ".
(p. c.)
(25 giugno 2013)
Fonte: La Repubblica
sabato 29 giugno 2013
Ioana Visan "È una cosa pazzesca, non me lo aspettavo in Italia la stessa pena agli assassini"
Pubblicato da
Catalina Sava
alle
11:25
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento