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domenica 6 aprile 2014

Non solo badanti: l’emigrazione romena da Ceaucescu a oggi

Romanian Schengen Zone Border entrance
Passpartù
28/03/2014

Per molti italiani è il “Paese delle badanti” in realtà la Romania è uno Stato con caratteristiche eterogenee, l’emigrazione specializzata femminile si unisce a quella maschile di lungo corso, iniziata illegalmente già sotto il regime di Ceaucescu, mentre le grandi fabbriche di stato hanno lasciato il posto a quelle nate grazie all’esternalizzazione della produzione portata avanti dai capitalisti europei.

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In questo contesto intanto Unione Europea e media attaccano i genitori emigranti costretti a lasciare i figli a casa, i cosiddetti bambini left behind.
Istituzioni che però appaiono miopi difronte alle condizioni economiche e sociali in cui versa il Paese dove lo stipendio medio è di 250 euro mensili e nel quale, chi riesce a raggiungere i gradi più alti dell’istruzione, lo può fare solo grazie proprio a quei genitori che hanno lasciato la Patria per lavorare nei ricchi Paesi dell’Europa occidentale.
Queste solo alcune tra le tante sfaccettature di uno Stato complesso come quello rumeno che forse il pregiudizio, forse la superficialità, ci porta a considerarlo soltanto come il Paese delle assistenti domestiche.

Ospiti della puntata:
Aurelia Mirita, Presidente Associazione Fratia
Pietro Cingolani, Ricercatore Forum Internazionale ed Europeo di Ricerche sull’Immigrazione
Cristina Bezzi, Ricercatrice Osservatorio Balcani e Caucaso

Passpartù:
All’interno di Passpartù la prima tappa del viaggio per le frontiere del mediterraneo con il progetto Across the Sea e la rubrica “Questo mare è di piombo”
Passpartù, la radio a porte aperte è un programma a cura di Marco Stefanelli
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Fonte: Amisnet

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