Lo scorso 4 Novembre saranno passati 96 anni dalla fine di quella che correttamente possiamo definire la IV guerra d'indipendenza nazionale. Un momento per ricordare tutti quegli umomini che hanno dato la loro vita per l'Unità e l'indipendenza dell'Italia. La fine di quella che Benedetto XV aveva definito “un inutile strage” non solo segnò per l'italia il raggiungimento dell'unità nazionale ma, anche la possibilità per numerose nazioni di completare il processo di unificazione, basti ricordare la Polonia o la Romania. Proprio di quest'ultima sarebbe bello ricordare, nelle commemorazioni il contributo che i prigionieiri rumeni, inquadrati nell'esercito italiano nella Legione Rumena d'Italia, diedero sia per il nostro Paese sia indirettamente per il loro. Tale gesto potrebbe essere sottolineato con la posa di una targa commemorativa a Ponte di Brenta (Padova) dove il 28 giugno 1918 la prima , delle tre compagnie rumene inquadarte nella VIII, V e IV armata italiana, ricevette la “bandiera di guerra” sancento la piena operatività della Legione Rumena d'Italia , tale unità combattè sia nella terza battaglia del Grappa sia nell'offensiva finale di Vittorio Veneto. Si è voluto ricordare, brevemente la storia della Legione Romena d'Italia, anche per onorare ad oltre 90anni dalla fine della Grande Guerra quei tanti giovani romeni che hanno contribuito,anche con la loro presenza, a portare l'Italia vittoriosa alla fine della IV guerra d'indipendenza. Ma anche per sottolineare una sorta di "memoria condivisa" che unisce italiani e romeni da sempre. Oggi i tanti romeni che vivono e lavorano onestamente in Italia contribuiscono, come i loro nonni , fecero battendosi in guerra con l'italia, a far crescere il nostro Paese.
Per questo che come ideatore degli "Incontri Culturali Franco Italiani" vorrei che il Comune di Padova si possa fare parte attiva nella possibilità di onorare con una targa o una lapide la Legione Romena d'Italia e assieme l'amicizia romeno italiana.
Gli “Incontri Franco Italiani” non sono una nuova associaizone ma , partendo dalla collaborazione dell'Associazione Culturale Euromediterranea, vogliono sviluppare in accordo con singole persone , associazioni , enti culturali , enti locali dei momenti di approfindimento, divulgazione e consocenza delle Nazioni o delle Comunità che si riconsocono nei valori della francofonia. La parte centrale e dominante sarà ovviamente rappresentanta dal cementare i legami tra Italia e Francia ma , proprio per la natura aperta e per i valori a cui si ispira il progetto “Incontri Franco Italiani” mira a essere un momento aggregativo e di conoscenza con le singole comunità dei Paesi che oggi fanno parte del grande universo della francofonia. Un modo per aprire sempre di più le nostre realtà ed i nostri paesi nei quali vivono sempre di più nazionalità diverse molte delle quali però accomunate da una appartenza al modo francofono. Basti solo a titolo di esempio ricordare le comunità marocchine, egiziane o, per rimanere tra quelle comunitarie la romena. Sono tutte comunità che per presenza numerica rappresentano una parte significativa nel nostro territorio ed i Paesi di orgine di questi “nuovi italiani”si riconsocono pur essendo diversi per lingua o credo religioso nei valori di libertà e democrazia sostenuti dalla francofonia. Attraverso gli “Incontri Franco Italiani” si vuole contribuire a rafforzare non solo i vincoli di amicizia tra i Popoli ma a far conoscere e divulgare nel lodigiano la storia , gli usi ed i costumi di queste comunità ( e di tante altre) che vivono accanto a noi. Questo obbiettivo di essere un ponte tra questi “nuovi italiani” si vuole portarlo a compimento attraverso i valori professati dalla francofonia
Dott. Marco Baratto
Incontri Culturali Franco Italiani
venerdì 14 novembre 2014
Una targa a Padova per ricordare la Legione romena d'Italia
Pubblicato da
Catalina Sava
alle
10:25
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