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domenica 10 novembre 2013

Cani uccisi in Romania, animalisti a digiuno

La protesta degli animalisti in una foto tratta dal sito Anime Bastarde
06 novembre 2013

Milano - Va avanti ormai da dieci giorni lo sciopero della fame indetto dagli animalisti di “Les Chiens de Rues Italia” e dagli attivisti indipendenti rumeni sostenuti da “Movimento Animali Liberi” e “Cani Sciolti”. Dal 28 ottobre una decina di persone vive in tenda sotto la finestra del Consolato rumeno, in piazzale Lotto, per protestare contro «la strage dei cani a Bucarest». Ieri, in serata, Giovanni Porta, l’attivista che da subito ha aderito al digiuno, ha accusato un malore ed è stato portato in ospedale per degli accertamenti: «calo di peso e problemi di pressione», il referto medico.
Poco dopo è tornato in strada per portare avanti la protesta: alla fine gli attivisti hanno ottenuto di essere ricevuti, non dal Console George Gabriel Bologan a cui hanno chiesto un incontro, ma da un suo funzionario.
«Incredibilmente, ci hanno detto di non essere ben informati di quanto sta accadendo nel loro Paese», racconta un’attivista al sit-in, spiegando come in Romania da tempo, sono molti i cittadini che impiccano, scuoiano vivi e uccidono con spranghe qualsiasi cane incontrino sui loro passi, per colpa di una taglia di 60 euro pagata a chiunque consegni una carcassa di animale.

«Un metodo - dicono gli animalisti di piazzale Lotto - usato per sconfiggere il fenomeno del randagismo».

Fonte: Il Secolo XIX


Leggi anche:
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"No alla strage di cani": protesta al consolato romeno
Sciopero fame per strage randagi romeni

3 commenti:

Unknown ha detto...

Sul mensile Focus di questo mese ho letto un articolo davvero interessante su come vivono gli animali in vari giardini zoologici di 9 paesi. Il progetto si chiama “Captive” e con le sue foto vuol far riflettere sul concetto di zoo. Vi sembra giusto rinchiudere un animale anche se a fini benevoli?

Anonimo ha detto...

Per me sono didatticamente e scientificamente inutili.Poi i nostri figli cosa possono pensare vedendo questi luoghi con animali reclusi in simili condizioni?

Anonimo ha detto...

Potrebbero pensare che siamo molto più animali noi uomini di quelle povere bestiole chiuse in gabbia. Non li condivido proprio, anche se alcuni sono a fini scientifici!

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