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lunedì 25 novembre 2013

Il console romeno

su Bugiardino
Autore: Marilù Oliva
Data:2013-11-17

Titolo: Il console romeno

Autore: Diego Zandel

Editore: Oltre Edizioni

Collana: edeia

Il libro: Ha scritto il critico Sergio Pent che Diego Zandel è “uno scrittore che sa rinnovare certe pieghe della letteratura cosiddetta di confine, ma con ampie falcate in una dimensione internazionale che è ancora poco di casa in Italia”.
Che sia così lo dimostrano anche i sette racconti qui riuniti, i cui riferimenti sono realtà di diverso ambito geopolitico – il rapporto palestinese/israeliano in Il fratello,la Grecia del post-colonnelli in La vendetta, la Romania di Ceausescu in Il console romeno, il mediterraneo in Duca Lamberti in crociera – mentre, pur ambientati in Italia, altri racconti si occupano di quelle frontiere che attraversano la nostra coscienza, in una dimensione fortemente noir come in In memoriam e Traguardo di sangue, con l’unica eccezione dello spiazzante Rosa shocking.
I racconti qui riuniti, sono stati scritti in tempi diversi e, perciò, diversi nelle motivazioni che li hanno ispirati così come nei contesti, sono la testimonianza che, quando uno scrittore è dotato di una forte impronta caratteriale, ritrova sempre nei materiali di cui si serve una unità difondo che costituisce la sua personale cifra narrativa.

Uscito ottobre 2013

Pag. 180

Euro 18

ISBN 9788897264248

ISTRUZIONI PER L’USO

Categoria farmacologica:

Radice di Arnica: fa stare meglio ed è un energico stimolante del sistema nervoso.

Composizione ed eccipienti:

Una bella scrittura limpida e corposa che accompagna sette racconti disegnati con precisione e un pizzico di nostalgia. Sciolti tra autobiografia e invenzione, i racconti sono stati scritti in tempi diversi, ma tutti convergono nel grande scenario storico del Novecento, di cui Zandel è grande narratore: dal conflitto palestinese/israeliano alla Romania di Ceausescu alla dittatura greca dei colonnelli.

Indicazioni terapeutiche:

Questo libro cura i dislivelli dell’anima.

Consigliato a tutti, benefico per:

Chi ha le mani che tremano.

Funzionari che hanno poca fiducia in sé.

Chi millanta il suo altruismo per poi pensare, subdolamente, al proprio tornaconto.

Chi non si rassegna che la vita vada così.

Controindicazioni:

Non assumere in prossimità di zone rumorose.

Posologia, da leggersi preferibilmente:

Sorseggiando da un bicchiere colmo di zuica.

Effetti indesiderati:

Se vi ritenete uomini privi di emozioni, vi ricrederete.

Avvertenze:

Conservare senza portarsi dietro dolori segreti .

Somministrazioni:

«Che la vita lì fosse dura lui se ne era reso conto quasi subito. Se l’albergo sfolgorava di luci e il cibo era di vasta scelta, con menù di alta cucina, la città appariva misera. I negozi erano vuoti, i mercati rionali vendevano solo mele, null’altro. Nella morsa della crisi energetica, quando calava il buio, le strade erano prime di illuminazione, nei negozi brillava tutt’al più una lampada di pochi kilowatt. La televisione trasmetteva programmi solo per due ore al giorno. I riscaldamenti, pur con quel freddo che si avvertiva soprattutto la sera, erano razionati».

«Tardo pomeriggio in una primavera incerta. Interno bar. I tubi al neon fanno scivolare una luce bianco opaca sui consunti marmittoni grigio azzurri del pavimento. L’ampia vetrina, immiserita di poche e vecchie confezioni di cioccolatini in mostra, si affaccia su una via periferica semideserta, ingombra di macchine parcheggiate sui marciapiedi. Ogni tanto il passaggio di un’automobile, più smesso il rumore roboante e fastidioso di un motorino. Dietro il bancone, una donna non più giovane, magra e piacente, pur nel disordine dei capelli trattenuti da mollette infilate a caso, asciuga con uno straccio il ripiano del banco di alluminio».

L’autore: Diego Zandel è nato nel campo profughi di Servigliano da genitori fiumani nel 1948. È autore dei romanzi Massacro per un presidente (Mondadori, 1981), Una storia istriana (Rusconi, 1987, Finalista Premio Napoli 1987), Crociera di sangue (Mondadori,1993), Operazione Venere (Mondadori, 1996), I confini dell’odio (Aragno, 2002), L’uomo di Kos(Hobby&Work, 2004), Il fratello greco (Hacca, 2010), I testimoni muti (Mursia, 2011), Essere Bob Lang (Hacca, 2012). Con Giacomo Scotti ha scritto Invito alla lettura di Andrić (Mursia, 1981). Suoi racconti compaiono in diverse antologie. È tradotto in Grecia e Croazia.

Fonte: L'Unità

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