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domenica 24 novembre 2013

Razzismo nel calcio dilettante, a Sindacale insulti all'arbitro rumeno

Rapporto del Giudice Sportivo: un gruppo di tifosi ha ripetutamente offeso il giovane arbitro. Il Sindacale rischia di giocare a porte chiuse

22 novembre 2013

Gli insulti all’avversario di colore ormai sono diventati una triste abitudine degli stadi italiani, dalla Serie A alla terza categoria. Ma il razzismo purtroppo non conosce confini, nemmeno in ambito dilettantistico: una nuova bufera è scoppiata nei giorni scorsi a Sindacale, frazione di Concordia Sagittaria, nella partita vinta uno a zero dai locali contro il Torre di Mosto. Come riporta Il Gazzettino, gli insulti di un gruppetto di spettatori hanno avuto come obiettivo un arbitro rumeno, giovane residente a Portogruaro, appena alla sua quarta direzione in Terza categoria.

A puntare i riflettori sull’episodio è stato il Giudice Sportivo della Delegazione di San Donà della Lega Nazionale Dilettanti. “Risulta dal rapporto arbitrale che a dieci minuti dal termine e anche a fine gara, un gruppo di tifosi del Sindacale rivolgeva all'arbitro espressioni ingiuriose e denigratorie anche in ragione della propria nazionalità”.

E quindi, che succederà? In base all'articolo 11 del Codice di Giustizia Sportiva la società risulta responsabile, ma trattandosi del primo episodio di questo genere verrà applicata una sorta di “sospensione” alla sanzione: se nei prossimi dodici mesi si verificheranno nuovi episodi di questo genere, il Sindacale potrebbe esser costretto a giocare più di una partita a porte chiuse.

Fonte: VeneziaToday

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