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domenica 30 marzo 2014

E' ortodossa la prima chiesa non cattolica

Ecco come sarà la chiesa ortodossa, prima chiesa non cattolica che sorgerà
 a Brescia, nel quartiere Sanpolino
30.03.2014

Il progetto prevede anche un nuovo oratorio
L'area è in concessione dal Comune per 99 anni
Sabato prossimo la benedizione del terreno

I romeni bresciani avranno finalmente la loro nuova chiesa. Dopo più di un anno di ritardo rispetto ai programmi, sono ufficialmente iniziati i lavori per la costruzione del complesso ortodosso a Sanpolino, a due passi dalla fermata della metropolitana e dal distaccamento della Polizia locale, nella parte sud del quartiere.
IL PROGETTO, realizzato dall'architetto Cesare Castagnari in collaborazione con il collega Iulian Diaconescu, prevede la costruzione di un oratorio e di una vera e propria chiesa: l'area (un triangolo di terra delimitato da via Merisi, via Fiorentini e corso Bazoli, data in concessione per 99 anni dal Comune di Brescia con un atto notarile del 18 dicembre 2012 al costo di 85 mila euro) è stata recintata da pochi giorni. Sul cancello è appesa l'autorizzazione della Regione Lombardia per l'inizio dei lavori che indica la ditta responsabile – la Edil Quattro costruzioni Srl di Bergamo - e l'ammontare presunto dei lavori, circa 400 mila euro.
Gli ortodossi romeni avranno così un nuovo punto di riferimento e potranno abbandonare la cappella nell'istituto Razzetti di via Milano. In realtà, per la chiesa bisognerà pazientare ancora. Per quanto non si sa, come spiega padre Gheorghe Timis, il punto di riferimento spirituale dei rumeni ortodossi che vivono in città: «Tutto dipenderà dall'aiuto dei fedeli, delle aziende, di chiunque vorrà sostenerci. Come dicono gli italiani, »facciamo un passo alla volta«: ma Dio è grande e siamo sicuri che ci aiuterà». Molto dipenderà quindi dalle donazioni dei fedeli, e padre Gheorghe chiama a raccolta anche i fedeli italiani, che «ci hanno sempre dato una mano: in fondo stiamo costruendo una chiesa cristiana, anche solo 20 euro sono importanti». Inoltre, il rapporto con la Chiesa bresciana è sempre stato ottimo, come testimoniano le parole del vescovo di Brescia, monsignor Luciano Monari, che riferendosi ai romeni ortodossi disse: «Carissimi fratelli: vi amiamo». La chiesa romena fa affidamento non solo sulla Divina provvidenza, ma anche sulla generosità dei suoi fedeli e di tutti i bresciani: per questo ha aperto un conto intestato alla Parrocchia ortodossa romena alla Bcc Agro bresciano di Brescia San Polo per sostenere il progetto. l'Iban per effettuare donazioni è IT 37 C 08575 112010 00000 183624.
I LAVORI PARTITI in questi giorni riguardano la costruzione dell'oratorio: «Un luogo importantissimo per noi, per i nostri bambini e ragazzi, che da emigrati rischiano di perdere del tutto la loro identità: se avessimo iniziato subito a costruire la chiesa avremmo perso tempo prezioso», rimarca padre Gheorghe. Sabato prossimo, verso le 14, il terreno verrà benedetto. La speranza è di finire tutto entro l'autunno e di ricevere il vescovo romeno ortodosso, Siluan Span, per benedire la struttura e posare la prima pietra della nascente chiesa di Sanpolino. Per vederla realizzata completamente, poi, ci vorranno anni: solo per decorare il luogo di culto ortodosso (che coprirà una superficie di 300 metri quadrati) ci vorranno dai 2 ai 3 anni, perché ogni centimetro viene dipinto. «Sarà bellissima», garantisce padre Gheorghe, che guida una comunità molto numerosa: i romeni bresciani sono oltre 15 mila. In un primo tempo si era pensato di costruire un prefabbricato per dare subito una chiesa agli ortodossi bresciani e abbandonare così via Milano ma l'idea è stata scartata per la scarsità di risorse: troppi i 60 mila euro necessari per la sua realizzazione, che verranno dirottati interamente sulla costruzione della chiesa vera e propria, dedicata ai santi Costantino e Elena.

Manuel Venturi

Fonte: BresciaOggi

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