La comunità romena si incontra e si racconta attraverso storie quotidiane, punti di vista, fatti di cronaca, appuntamenti e novità, per non dimenticare le radici e per vivere meglio la distanza dal paese natale.
Informazioni utili per i romeni che vivono in Italia, per conoscere le opportunità che la realtà circostante offre e divenire cittadini attivi.

Comunitatea Românească în Italia

Locul unde comunitatea românească se regăsește zilnic în știri, noutăți, mărturii, informații și sfaturi, pentru a nu uita rădăcinile și a trăi mai bine departe de țara natală. Informații utile pentru românii care trăiesc în Italia, despre oportunitățile pe care le oferă realitatea din jur și pentru a deveni cetățeni activi.

Bun găsit pe site! Benvenuto!

Comentează articolele publicate! Commenta gli articoli pubblicati!

sabato 7 giugno 2014

'Concerti di Mezzogiorno' al Teatro della Fortuna

Il tradizionale duetto da camera, violino e pianoforte, protagonista al Teatro della Fortuna di Fano, domenica mattina, 8 giugno (inizio ore 12.00), per i Concerti di Mezzogiorno, rassegna organizzata dalla Fondazione Teatro della Fortuna in collaborazione con l’Orchestra Sinfonica G. Rossini (sponsor Xanitalia), coordinazione artistica di Noris Borgogelli, sostegno di Banca Mediolanum.
Questo terzo appuntamento porta alla ribalta un giovane violinista rumeno che ha un legame molto profondo con Fano, Răzvan Negoiţă, il quale propone melodie dall’est Europa e dall’Asia minore, sue terre d’origine, accompagnato da Franca Moschini, gradita e frequente ospite del Teatro della Fortuna.

Gli artisti

Nato nel 1981 in Romania in una famiglia di musicisti, Răzvan Negoiţă inizia a sei anni lo studio del violino, rivelando subito un grande talento musicale. Stabilitosi in Italia, a Fano appunto, nel 1990 si diploma presso il Conservatorio Rossini di Pesaro. Nel 2001 entra all'Accademia del Teatro alla Scala, nel 2002 vince il concorso per l’Orchestra giovanile Cherubini diretta da Riccardo Muti, e comincia a collaborare con orchestre ed enti lirici quali l'Orchestra della Svizzera Italiana, il Teatro alla Scala, il Maggio Musicale Fiorentino, l'Orchestre Philharmonique de Montecarlo. Dal 2004 è Spalla dei Secondi Violini della Orchestre Philharmonique de Nice, dal 2012 collabora con i Wiener Symphoniker, ed è regolarmente invitato come primo violino di spalla presso il Teatro Lirico di Cagliari. Attualmente vive in Austria, dove ricopre il ruolo di Spalla dei Secondi Violini presso la Bruckner Orchester Linz.

Franca Moschini, fanese, si è diplomata giovanissima in pianoforte presso il Conservatorio di Rossini di Pesaro col massimo dei voti e la lode. Come solista ha vinto numerosi primi premi assoluti in prestigiosi concorsi pianistici ed ha suonato in importanti istituzioni musicali in Italia e all’estero. Si dedica da sempre alla musica da camera, fa parte dell’Orchestra Sinfonica Rossini e figura negli organici della Filarmonica Marchigiana, dell’Orchestra Internazionale d’Italia e dell’Orchestra da Camera delle Marche. È docente al Conservatorio Morlacchi di Perugia.

Il programma
Un filo intessuto nella musica popolare e nazionalista dell’est lega i brani di questo concerto. Si comincia con due danze da Gajane (1942) del musicista russo di origine armene, Aram Khačaturjan, la Variazione di Nune e la celeberrima Danza delle spade. Nella sua musica tonale confluiscono elementi del folclore armeno, oltre che georgiano, russo e ucraino. È poi la volta della Sonata in re maggiore n. 2, Op. 94 bis (1943) di Sergej Prokof’ev, esempio delle sue idee sul tipo di musica che avrebbero dovuto comporre in quel periodo gli artisti sovietici con “melodia, tecnica e forma musicale che esigono chiarezza e semplicità”. Il brano è un arrangiamento dell’originale per flauto e pianoforte riscritta dall’autore su insistenza del violinista David Oistracht che la eseguì in prima assoluta in quel di Mosca. Segue Balada (1880) del compositore rumeno Ciprian Porumbescu. Imprigionato e poi confinato dalle autorità austriache per la sua attività politica, compose al confino gran parte delle sue opere e morì a ventinove anni nel villaggio di Stupca, che successivamente prese il suo nome. Nonostante la sua breve vita, fu uno dei più celebrati compositori romeni della sua epoca. La chiusura del concerto è affidata al compositore, pianista ed etnomusicologo ungherese Béla Bartók, di cui si ascolteranno le Danze popolari rumene (1915). Studioso della musica popolare dell'Europa orientale e del Medio Oriente, fu uno dei pionieri dell'etnomusicologia. La complessità e diversità delle strutture ritmiche all’interno dello stretto ritmo di base, il rapido alternarsi dei diversi stili di danza, le melodie dell’Europa dell’Est e persino più orientali ne hanno ispirato molti adattamenti, e molte culture e popoli hanno sentito come proprie le danze rumene del compositore ungherese.

Inizio concerto: ore 12.00.
Info: Botteghino Teatro della Fortuna 0721.800750, botteghino@teatrodellafortuna.it 
Biglietti: Posto unico € 8,00; ridotto Fortuna Card € 5,00; ingresso gratuito ai minori di 18 anni.

da Fondazione Teatro della Fortuna
www.teatrodellafortuna.it

Fonte: VivereFano

Nessun commento:

Posta un commento