La comunità romena si incontra e si racconta attraverso storie quotidiane, punti di vista, fatti di cronaca, appuntamenti e novità, per non dimenticare le radici e per vivere meglio la distanza dal paese natale.
Informazioni utili per i romeni che vivono in Italia, per conoscere le opportunità che la realtà circostante offre e divenire cittadini attivi.

Comunitatea Românească în Italia

Locul unde comunitatea românească se regăsește zilnic în știri, noutăți, mărturii, informații și sfaturi, pentru a nu uita rădăcinile și a trăi mai bine departe de țara natală. Informații utile pentru românii care trăiesc în Italia, despre oportunitățile pe care le oferă realitatea din jur și pentru a deveni cetățeni activi.

Bun găsit pe site! Benvenuto!

Comentează articolele publicate! Commenta gli articoli pubblicati!

lunedì 16 giugno 2014

Veronica Lazar morta a 76 anni: musa di Bertolucci, Antonioni e Dario Argento

Pubblicato il 11 giugno 2014

ROMA – Veronica Lazar, musa di registi come Bernardo Bertolucci e Dario Argento, è morta l’8 giugno a Roma. La Lazar, nobildonna rumena che girò film tra cui “Ultimo tango a Parigi” e “Inferno”, apparì nei grandi schermi per l’ultima volta con “Io e te” di Bertolucci.
Sposata dal 1966 con Adolfo Celi, la Lazar è stata un’attrice che si è impegnata nel divulgare il cinema rumeno in Europa. Mario Giusti per Dagospia scrive:
““La più bella di tutti noi”, scrivono nel suo necrologio Bernardo e Claire Bertolucci, “ci ha lasciato in regalo la leggerezza del suo tocco”. Nobildonna rumena, bellissima e elegante, nata a Bucarest nel 1938, entra per caso nel cinema con “Ultimo tango a Parigi” nel 1972 e rimarrà sempre fortemente legata a Bernardo Bertolucci e a tutto il suo clan, “compagna di una vita” appunto.
Con Bertolucci girerà anche “La luna”, è la moglie di Tomas Milian, “Il tè nel deserto”, “L’assedio”, fino all’ultimissimo “Io e te”, dove è la nonna dei ragazzi, ma è soprattutto una presenza amica e costante del regista. Con Gianni Amico, una specie di fratello minore di Bernardo, girerà il bellissimo “Le affinità elettive” nel 1978 assieme a una giovane Francesca Archibugi, che la volle nel suo secondo film da regista, “Verso sera””.
Musa anche di Michelangelo Antonioni, scrive Giusti, che
“a volle sia in “Identificazione di una donna” sia in “Al di là delle nuvole”. Ma è nell’horror che è più ricordata come attrice, la sua Mater Tenebrarum in “Inferno” di Dario Argento la rese famosa come regina malefica del genere e la ritroviamo in “La sindrome di Stendhal”. La volle anche Lucio Fulci in “E tu vivrai nell’aldilà” nel 1981″.
La Lazar visse anche in Brasile con Celi e girò un solo film:
“Lara”, della sua amica Ana Maria Magalhaes. Curiosamente non ha mai girato nulla con Adolfo Celi, si operò invece molto per la divulgazione del cinema rumeno in Europa e nel 1989 fu una interprete-traduttrice speciale della lunga diretta tv sulla fine del regime di Ceasuscu. Generosa e gentile, fu un’amica speciale di un cinema che sta davvero scomparendo”.
(Foto da Dagospia)

Fonte: Blitz Quotidiano

Nessun commento:

Posta un commento