Il 49% dei romeni che vivono e lavorano in Italia desidera tornare nel proprio Paese di origine. A rilevarlo una ricerca condotta da Iref (Istituto di ricerca delle Acli), nell’ambito del progetto Medit, promosso da Anofm (Agenzia nazionale per l’occupazione della Romania) con la collaborazione di Enaip nazionale (Ente di formazione professionale delle Acli) e la partnership degli EnAIP regionali di Veneto, Piemonte, Lazio e Puglia.
Medit è un progetto di cooperazione transnazionale finalizzato al reinserimento lavorativo dei cittadini romeni in patria, che poggia sullo scambio di informazioni e sulla collaborazione tra soggetti pubblici e privati, locali e nazionali, dei due Paesi e si concretizza fondamentalmente in una piattaforma di informazione e mediazione tra domanda e offerta di lavoro in Romania.
L’iniziativa mira a sostenere i lavoratori romeni in un percorso di “migrazione di ritorno” che, anche attraverso la valorizzazione dell’esperienza fatta in Italia e delle competenze acquisite, possa contribuire alla riqualificazione del mercato del lavoro romeno, nonché allo sviluppo dell’economia romena in generale.
E proprio alla luce del modello di intervento condiviso, le aspettative emerse dall’indagine sono particolarmente significative. Soprattutto se si pensi ai più recenti numeri Istat sull’immigrazione in Italia, che vedono i Romeni come primo gruppo nazionale per presenze in Italia: 968.576, ossia il 21% sul totale degli stranieri. In Veneto i residenti romeni sono 91mila, 25mila nella sola provincia di Padova.
All'incontro di giovedì 16 al Caffè Pedrocchi a Padova interverranno,dopo i saluti istituzionali di Ivo Rossi, vicesindaco del Comune di Padova, Elena Donazzan, assessore regionale alla Formazione, istruzione e lavoro, Radu Octavian Dobre, console generale di Romania a Trieste, Elvira Rodica Andronescu, presidente di Anofm, e Andrea Luzi presidente di Acli Veneto, a illustrare il progetto saranno Maria Tufan, manager di progetto di Anofm, e Antonino Ziglio, vicepresidente delegato di Enaip nazionale. Il direttore di Iref, Marco Livia, presenterà poi i risultati dell’indagine sulle aspettative dei lavoratori romeni in Italia rispetto al rientro in Patria; prima delle conclusioni di Giorgio Sbrissa, amministratore delegato di EnAIP Veneto, spazio agli interventi dei rappresentanti di associazioni ed enti romeni e italiani, coinvolti nel progetto.(10/02/2012-ITL/ITNET)
Fonte: Italian Network
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lunedì 13 febbraio 2012
Progetto Medit: Enaip partner agenzia occupazione in Romania per reinserimento lavorativo rumeni in patria - Ricerca Iref (Acli)
Pubblicato da
Catalina Sava
alle
19:21
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1 commento:
Ma perché lo Stato Italiano si ostina come sempre a tenere questa gente nel nostro paese !! Perché?
Rimpatriandoli tutti darebbe spazio ai nostri giovani ,alle nostre mamme ,ai nostri nonni Si vivrebbe meglio , nell'ordine e nel lindore.
Siamo stufi di trovarceli in ogni metro quadro di paese o città' che sia ..
Emanuela
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