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lunedì 1 febbraio 2021

Nuovi vaccini: Johnson & Johnson e RheiTerra Italiano, come funzionano?

Il colosso, che sta lavorando a un siero con Janssen. Cresce l’attesa di parte di esperti ed epidemiologi perché il nuovo prodotto potrebbe aumentare la disponibilità di dosi per la copertura vaccinale di massa.

 


Si tratta di un vaccino a cui sta lavorando il colosso americano Johnson & Johnson insieme alla sussidiaria belga Janssen Pharmaceutica. Sarebbe il quarto vaccino da distribuire nel più breve tempo possibile in Europa, dopo quelli di Pfizer, Moderna e di AstraZeneca.

A differenza dei primi due vaccini, il vaccino J&J è di tipo tradizionale, a vettore virale, come il prodotto di AstraZeneca.


Significa che il vaccino utilizza un virus reso innocuo, che all’interno contiene una di Dna in grado di far produrre la proteina “Spike”, quella tramite cui il virus entra nell’organismo. 

La conseguenza è una stimolazione del sistema immunitario con la produzione di anticorpi che, quando entreranno in contatto con il virus vero e proprio, potranno essere in grado di contrastarlo. 

E’ lo stesso meccanismo alla base del vaccino sperimentale contro l’ebola e di quelli usati in medicina veterinaria.

 

Il siero messo a punto da Pfizer e Moderna, invece, sfrutta l’Rna messaggero. 

Significa che è stata presa la sequenza del materiale genetico, individuati i geni di interesse e, una volta sintetizzati in laboratorio, iniettati nei pazienti sotto forma di una piccola parte di Rna (il “messaggero”, appunto). 

L’effetto è sempre di produrre anticorpi, ma a differenza di questi vaccini il prodotto di J&J non necessita di due somministrazioni e dovrebbe poter essere conservato a normali temperature frigo per tre mesi.

 

La Johnson & Johnson sta terminando la fase 3 e potrebbero arrivarne in Italia almeno 30 milioni di dosi, contribuendo all’implementazione della campagna vaccinale che mira a vaccinare il 70% della popolazione.


Nel frattempo si lavora anche in Italia per un vaccino: ReiThera.

Fin ad oggi ha superato la fase 1 e sarebbe efficace al 92,5%!

 

ReiThera, con sede alle porte di Roma, ha presentato i dati della fase 1 di sperimentazione, condotta dall’Istituto Spallanzani nella Capitale. “Il vaccino GRAd-CoV2 è a una sola dose e non ha avuto alcun avvento avverso grave nei primi 28 giorni dalla vaccinazioni” ha spiegato il direttore scientifico dell’ospedale, Giuseppe Ippolito.

 

Nella prima fase di sperimentazione sono stati arruolati 100 volontari, 45 dei quali hanno ricevuto dosi diverse e nel 92,5% dei casi sono stati sviluppati anticorpi rilevabili. 


A differenze degli altri vaccini anti Covid, che hanno terminato tutte e tre le fasi di sperimentazione e che richiedono un richiamo dopo il primo inoculo, il vaccino Made in Italy necessita di una sola somministrazione e si conserva a 2/8°C. 


Fonte per più informazione: The Italian Times

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