BARI – Ha sempre rifiutato cure e assistenza e da alcuni giorni, secondo quanto aveva raccontato a un suo amico, non aveva avuto la possibilità di mangiare: è la storia di Pietro, questo il nome del senza tetto di 47 anni, di nazionalità romena, che viveva chiedendo l’elemosina in strada, trovato morto questa mattina in un capannone nei pressi di via Brigata Regina, a Bari.
L’uomo – secondo quanto si è saputo - non avrebbe accettato alcun tipo di aiuto anche in punto di morte. Pare fosse ammalato da tempo e, secondo quanto riferito da alcuni volontari, rifiutava ogni tipo di aiuto e si era stabilito da circa un anno all’interno di quel capannone in disuso, in precedenza occupato dalla Set (Società europea di trasporti) dove oggi è morto, probabilmente a causa di un malore.
Sono numerose le persone che ricordano Pietro, il quale, privo di una gamba, era solito aggirarsi tra le auto ferme ai semafori di via Brigata Regina. Secondo alcuni, da un po' di tempo era vittima dell’alcol. Più volte soccorso perchè stordito dalle bevande alcoliche, da sempre aveva rifiutato il ricovero e ogni tipo di assistenza. Una volontaria, in particolare, si prendeva spesso cura di lui e quando le era possibile portava del cibo all’uomo.
È la stessa donna che, qualche ora prima che il romeno morisse, lo aveva visto in difficoltà e gli aveva proposto l’intervento degli operatori del 118, come sempre, però, rifiutato.
Secondo quanto riferito da un altro clochard che con Pietro a volte condivideva lo spazio nel capannone, il suo amico gli aveva riferito che da giorni non aveva avuto la possibilità di mangiare un pasto caldo.
02 Dicembre 2011
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno
domenica 11 dicembre 2011
Senza fissa dimora trovato morto a Bari. Rifiutava il cibo
Pubblicato da
Anonimo
alle
21:01
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