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domenica 6 maggio 2012

“Paese che vai, usanze che trovi”. Maggio: Un’esplosione di colori

“Nel mese dei fiori”(Florar in rumeno) come viene chiamato nelle credenze popolari il mese di Maggio, la madre Natura si fa vedere in tutto il suo splendore: un’esplosione di fiori, colori e odori che ci ricordano che l’inverno è ormai lontano e l’estate si avvicina. Ma ricorda anche che la madre Terra ha bisogno di essere “coccolata”: si intensificano i lavori agricoli e i contadini devono lasciare le loro case per andare a lavorare i campi.
Oltre ad essere il mese dei fiori, della natura e della vegetazione, Maggio è anche un mese ricco di usanze popolari e superstizioni.

La tradizione vuole che, da questo mese in poi le pecore e le mucche delle comunità montane vengono date in custodia al pastore del villaggio, fino alla fine dell’anno.

Anche il vino beneficia di un trattamento speciale in questo mese. Si dice che coloro che hanno ancora del vino nelle botti, devono “trattarlo” con dell’assenzio per non alterarsi. In questo modo, il vino, acquista connotazioni “magiche”: protegge dalle malattie tutti coloro che ne bevono.

Come già detto, i lavori nei campi si intensificano a maggio. Quindi, per i contadini diventa molto importante sapere che cosa porterà l’anno dal punto di vista dell’agricoltura. Allora, le credenze popolari raccontano che le piogge calde di questo mese preannunciano un’abbondante raccolta di grano e di mais. Al contrario, la pioggia abbondante porta siccità. Le tempeste invece, accompagnate da tuoni e fulmini e l’invasione di scarafaggi, prevedono un anno fertile.
Nonostante la sua bellezza, le credenze popolari dicono che Maggio è un mese nefasto per sposarsi, ma anche per venire al mondo.

Maggio è però, anche il mese delle feste. Ricordiamo le più importanti:

San Costantino e sua madre Elena.

Simbolo della cristianità, colui che ha reso il cristianesimo religione ufficiale in un periodo in cui i cristiani venivano perseguitati, l’Imperatore Costantino viene celebrato insieme a sua madre Elena, il 21 maggio.

Il contributo dell’Imperatrice Elena è molto significativo: oltre ad aver contribuito alla diffusione del cristianesimo, a fatto costruire chiese a Bethleem, Golgota e il Monte degli Ulivi. In più, la tradizione narra che, per merito suo è stato trovato il legno della croce su cui Gesù fu crocifisso.

Le credenze popolari raccontano che, con questo giorno finisce il periodo della semina. Tutto quello che verrà seminato da ora in poi, morirà. Chi invece regala ciondoli a forma di croce, uscirà sempre vincitore, in qualsiasi impresa.
Ascensione di Nostro Signore

Trascorsi quaranta giorni dalla Santa Pasqua di Resurrezione, i cristiani celebrano l’ascensione del Nostro Signore Gesù Cristo. Nelle credenze popolari , questo è un giorno ricco di rituali e pratiche magiche legate al culto dei defunti.

Si narra che, durante il loro viaggio verso i cieli, le anime dei defunti potevano perdersi , rimanere sulla terra sotto forma di fantasmi e creare danni a uomini e animali. Per questo motivo, ancora oggi, vengono praticati alcuni rituali magici di protezione: vengono raccolte e benedette alcune piante dalle proprietà apotropaiche( platano, prezzemolo belga, nocciolo), le donne si accingono con rami di prezzemolo belga per partorire figli sani e belli, vengono fatti riti magici e incantesimi di protezione, viene benedetta l’acqua utilizzata per bagnare i campi, si addobbano le tombe con fiori e foglie verdi , si tengono processioni e si fanno offerte per le anime dei defunti.

Mirela Tingire

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