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domenica 15 gennaio 2012

Io romena, picchiata per aver preteso lo stipendio

"A noi stranieri - racconta Nicoleta, una romena di 38 anni che vive a Crotone - interessa solo lavorare ed abbiamo paura. Per questo non denunciamo mai”.
Ed era felice Nicoleta quando trascorreva quelle lunghe notti in Ospedale accanto a delle persone ammalate, quando il marito portava a casa il guadagno di una giornata di lavoro irregolare. È sempre stata consapevole che si tratta di sfruttamento, ma sa anche che “gli stranieri non devono creare problemi, che devono accontentarsi. A noi - dice - interessa solo lavorare e per questo non denunciamo mai”.

E di bocconi amari, infatti, ne ha ingoiati tanti in questi anni, rimanendo sempre in silenzio. “Una volta - racconta amareggiata - non avevo lavoro come badante, allora ho trovato lavoro in una pizzeria della città con un contratto di due mesi e mezzo. Quando è arrivato il momento di avere la paga mi hanno chiesto di firmare la busta paga, ma senza darmi i soldi. Io, allora, ho detto che volevo prima lo stipendio, altrimenti non avrei firmato, non chiedevo nulla di più di quello che mi spettava, solo essere pagata per il mio lavoro, non avrei mai fatto loro del male. I padroni, invece, mi hanno portata in una stanza, hanno chiuso la porta e mi hanno picchiata.

Non mi hanno più dato i soldi. Quel giorno - continua a raccontare - poi sono svenuta per strada, mi hanno portato in Ospedale, avevo tutta la faccia gonfia e insanguinata. Lì hanno capito che ero stata picchiata e mi hanno consigliato di denunciare. Non l’ho fatto perché altre persone mi hanno detto che mi sarei messa in un guaio, che quelle non sono persone per bene ed ho avuto paura”.
12 gennaio 2012

Fonte: Il Crotonese

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