di Davide Desario
ROMA - Di mamma ce n’è una sola. Per fortuna! Almeno secondo un ventunenne rapinatore che l’altra sera non ce l’ha fatta più e ha preferito farsi portare in carcere piuttosto che rimanere agli arresti domiciliari nella stessa casa con la madre. Ha preso il cellulare ha chiamato i carabinieri e ha detto: «Venitemi ad arrestare, sono nella piazza centrale. Io in casa con quella non ci torno più». Il protagonista si chiama Alexandru Duta, romeno di 21 anni. E’ una vecchia conoscenza del maggiore Alceo Greco comandante dei carabinieri della compagnia Cassia: almeno un paio di volte lo ha preso con le mani nel sacco.
L’ultima a novembre quando in una sola serata lo straniero ha messo a segno ben due rapine. Armato di coltello ha prima rapinato la pasticceria Dolce Cassia e poi non contento ha fatto il bis in un pub distante poche centinaia di metri Solamente che un cliente aveva dato l’allarme ai carabinieri e così all’uscita dal locale notturnoil romeno ha trovato ad attenderlo una gazzella dell’Arma e un paio di manette.
Il giorno dopo, l’arresto è stato confermato dal magistrato che però ha deciso di concere ad Alexandru gli arresti domiciliari presso la sua residenza. Non l’avesse mai fatto. Per il giovane romeno è iniziato il vero incubo. Perché lui viveva a Formello, alle porte di Roma, a casa con la mamma. E i due, a quanto pare, non vanno per niente d’accordo. A lui, giovane esuberante e con troppi grilli per la testa, le regole ferree della mamma vanno strette. E alla madre evidentemente non piace il suo comportamento: dormire, mangiare, bere e dormire ancora. E la donna deve essere molto meno elastica e comprensiva dei secondini di Rebibbia. Al punto che l’altra sera Alexandru non ce l’ha fatta più e ha organizzato la fuga: Formello come Alcatraz.
Ha approfittato dell’assenza della madre ed è scappato di casa. Poi, una volta arrivato nel centro di Formello, ha preso il cellulare e ha composto il numero della stazione di zona dei carabinieri. Il militare di turno al centralino non credeva alle sue orecchie. Ha pensato a uno scherzo ma, per sicurezza, si è confrontato con un collega e hanno mandato sul posto la pattuglia di turno.
E quando in via Roma Alexandru ha visto la gazzella non gli è sembrato vero: si è buttato in mezzo alla strada, ha iniziato a sbracciarsi fino a fermali. «Eccomi - ha detto ai militari - sono io. Arrestatemi, per favore. Sono scappato dagli arresti domiciliari». Il tempo di fare la verifica con la centrale, di avere i doverosi riscontri sull’identità dello straniero, e i carabinieri hanno proceduto all’arresto del romeno.
Prima di portarlo alla stazione sono passati dalla sua abitazione per fargli prendere i suoi effetti personali. Nel frattempo, a casa, era tornata la madre di Alexandru la quale quando ha visto i carabinieri era tutt’altro che dispiaciuta per il figlio.
Anche lei sembrerebbe aver tirato un sospiro di sollievo: «Bravi, menomale – avrebbe urlato per le scale – portatevelo via quello sfatigato».
Martedì 17 Gennaio 2012
Fonte: Il Messaggero
domenica 29 gennaio 2012
«Mamma? Meglio il carcere». Scappa dai domiciliari e chiama i carabinieri
Pubblicato da
Catalina Sava
alle
11:38
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