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domenica 29 gennaio 2012

Cittadini comunitari. Il diritto di voto alle elezioni amministrative 2012

Scritto da Asha Sabrie il 27/01/2012

Il 6 e il 7 maggio si svolgeranno le elezioni amministrative in oltre mille comuni italiani.

Sono quattro, infatti, i capoluoghi di Regione (Genova, Palermo, L’Aquila e Catanzaro) votanti e ventotto, in tutto, i capoluoghi di Provincia, da Nord a Sud della Penisola, dove verrà rinnovata sia la giunta che il sindaco.
Tra gli undici milioni di elettori, chiamati alle urne, sono compresi anche i cittadini Ue.

Per poter votare bisogna essere iscritti a una lista elettorale aggiunta1. Tale iscrizione alla lista avviene tramite la compilazione di un modulo, all’interno del quale bisognerà inserire i dati anagrafici e una dichiarazione che attesti il diritto di voto del cittadino nel paese d’origine, e che dovrà essere consegnato al comune di residenza.
È necessario presentare questa domanda un mese prima dalle elezioni, e dopo l’iscrizione del cittadino alle liste elettorali, il diritto di voto sarà garantito anche per le successive votazioni.

C’è la possibilità, per i cittadini comunitari, di candidarsi come consiglieri comunali ma non per la carica di sindaco o vicesindaco.

La partecipazione alle elezioni amministrative dei comunitari è significativa e prelude alla piena integrazione del cittadino comunitario nel tessuto urbano.
In alcuni comuni italiani la presenza straniera si attesa intorno al 15 e 20 percento della popolazione residente: basti pensare che nella sola città di Genova, la maggioranza degli immigrati residenti è composta da sudamericani; mentre nel comune di Palermo gran parte dei cittadini stranieri proviene dall’Asia.

Per quel che riguarda, invece, i cittadini appartenenti alla UE, le comunità più numerose di residenti sono rappresentate da quella romena, seguita da quella polacca e bulgara.

Alla luce di questi dati, è auspicale che ci sia un’estensione del voto amministrativo anche ai cittadini non comunitari; affinché vi sia il completo coinvolgimento di tutti i cittadini nella vita politica e civile del proprio comune di appartenenza.

Un passo in più verso la costruzione di una comunità coesa e priva di barriere.
1 D.Lgs. 12 aprile 1996, n. 197 "Attuazione della direttiva 94/80/CE concernente le modalità di esercizio del diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni comunali per i cittadini dell’Unione europea che risiedono in uno Stato membro di cui non hanno la cittadinanza".

Fonte: LookOut

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