12-03-2012
TERMOLI. Essere costretti a dormire da una settimana in auto nonostante un cancro al seno.
E' questo il calvario a cui è sottoposta una signora romena, col marito disoccupato che a 50 anni non riesce a trovare uno straccio di lavoro e un figlio ormai adulto.
Tutti e tre che da diversi giorni, ribadiamo, si armano di pazienza e coperte, in questo marzo che di sera è ancora piuttosto freddo e si sistemano con dignità e disperazione sui sedili della loro autovettura.
Una casa, seppur in modo anomalo, fino agli inizi del mese ce l'avevano, in via Asia n. 10. Un alloggio Iacp occupato temporaneamente, senza l'assegnazione dell'Istituto autonomo case popolari, da cui sono stati sfrattati per far posto ad un'altra famiglia regolarmente assegnataria, ma che dopo aver effettuato il sopralluogo di rito non ha accettato di prenderla.
Un barlume di speranza, allora, si è aperto nel destino fosco della famiglia straniera che da dieci anni si è stabilita a Termoli, ma ogni tentativo di vedersi autorizzare il reingresso nell'appartamento è vanificato dalla mancanza di un provvedimento del sindaco di Termoli. Questo hanno detto alla donna dallo Iacp.
Con caparbietà e tenacia, da allora, ogni giorno la signora affetta da tumore, bisognosa di cure, già un paio di volte è dovuta andare in ospedale in questo frangente, si reca ogni giorno in municipio per incontrare il primo cittadino, cosa che pare irraggiungibile, in quanto le verrebbe negato di parlare con Di Brino.
La ribalta mediatica, chiesta in aiuto dalla figlia Michela, che vive e lavora anche lei a Termoli, sposata da qualche tempo, è l'ultima speranza di poter riattivare un circuito andato 'in corto'.
La famiglia fa sapere che non vuole assolutamente solo quell'alloggio, ma che è disposta ad avere qualsiasi altra soluzione, purché non sia più costretta a vivere in macchina.
Fonte: Termoni Online
domenica 18 marzo 2012
Malata di tumore costretta a dormire nella sua macchina: triste calvario di una famiglia
Pubblicato da
Anonimo
alle
09:05
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