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martedì 20 marzo 2012

Trevi, Andreani rilancia sua candidatura: ma forse non si vota il 6 maggio“

Trevi, Andreani pensa a candidatura elezioni
Dopo il definitivo annullamento del voto per via di 35 voti irregolari che avevano fatto vincere il centrosinistra di 14 schede, il candidato a sindaca punta il dito: per fame di potere, Trevi rischia di stare sotto un altro anno anno di ommissario

"Noi e la città di Trevi siamo le vittime dei giochi di potere del centrosinistra che non ha voluto ammettere di aver sbagliato su quei 35 voti di cittadini comunitari portati in fretta e furia a votare appellandosi al Consiglio di Stato dopo la sentenza del Tar, lasciando la città in mano ad un Commissario": a Luigi Andreani, leader della lista civica di centrodestra di Trevi scippato della vittoria alle ultime elezioni comunali, non bastano le Sentenze del tar e del Consiglio di Stato che hanno annullato il voto ma vuole la verità politica su quei 35 voti di stranieri. "La verità deve venire a galla - ha spiegato - perchè quei 35 voti potrebbero essere anche il frutto di una strategia studiata a tavolina quando ci si rendeva conto che il centrosinistra diviso avrebbe perso contro una lista civica libera e responsabile come quella da me capitanata".

Andreani nel giorno della conferenza stampa con i vertici del Pdl - presenti Il vice-coordinatore regionale Pietro Laffranco, e il gotha del provinciale Massimo Monni e Andrea Lignani - conferma la sua candidatura e la squadra del passato ma resta forte un dubbio: "Trevi non è inserito nella lista dei comuni che andranno al voto il prossimo 6-7 maggio, perchè dati i tempi del Consiglio di Stato non ci sarebbe i giorni previsti per la raccolta della firme a sostegno delle liste; il nostro comune rischia di restare per due anni senza Governo...in un momento di grave crisi".

L'attacco maggiore al centrosinistra è arrivato direttamente da Massimo Monni, coordinatore provinciale del Pdl: "Questa sinistra è sempre più allo sbando costretta a giochetti di potere come quello di Trevi, ma anche ad affrontare inchieste su inchieste: il caso Goracci, sanitopoli, gli avvisi di garanzia di Brega e Barberini del Pd, l'appaltopoli provinciale".

Gli avvocati di Andreani - Daniele Porena, Antonio De Angelis e Fabio Massimo - hanno ribadito che "Il consiglio di Stato ha accolto a 360 gradi le nostre motivazioni sul voto per i cittadini stranieri comunitari. Ora ci sono regole certe: gli stranieri potranno votare liberamente ma rispettando i tempi di iscrizioni previsti dalla legge sugli elenchi degli aventi diritto e non forzando le procedure per presunte urgenze ingiustificate". Il Consiglio di Stato ha obbligato il centrosinistra di Trevi al pagamento delle spese legali sostenute dal collegio difensivo di Andreani.
di Nicola Bossi
03/03/2012

Fonte: Perugia Today

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