Sfrattate da via Adamoli, decine di persone senza un tetto si accampano nell´ex Piombifera di via Lodi
L'esodo infinito dei rumeni dal canile alla fabbrica dismessa
ALLONTANATI dal Comune da via Adamoli, i rumeni che avevano occupato l'ex canile hanno invaso l'ex Piombifera di via Lodi a Molassana. Il custode se li è trovati sul tetto: erano trenta, tra loro anche quattro pregiudicati. La polizia li ha sgomberati, ma non sapendo dove andare, dopo poche ore sono ritornati. Altro sgombero, altre denunce, tra i pianti delle donne che con i bambini in braccio salivano sulle macchine. La loro storia è un'odissea. Un anno fa vivevano sotto il ponte di Cornigliano. Cacciati dal Comune, hanno girato un po' per la città, poi hanno occupato a novembre, pochi giorni prima dell'alluvione, la struttura di via Adamoli. Un paio di giorni fa, Tursi ha consegnato l'ordinanza in cui li avvisava che entro ieri se ne sarebbero dovuti andare.
Vigili e assistenti sociali sono arrivati all'alba, pensando di dover affrontare proteste e richieste di proroghe. Invece, non c'era più nessuno. Il gruppo, aveva attraversato il Bisagno e si era intrufolato, tagliando i lucchetti del cancello, nell'ex Piombifera. A dare l'allarme è stata la moglie del custode. "Mi ha chiamato di pomeriggio - spiega Andrea Olla - , dicendomi che avevamo in casa dei rumeni". Il custode si precipita dalla moglie e si trova davanti agli occhi una scena incredibile: i rumeni stavano scaricando da furgoni e auto tutto quello che avevano. "Mobili, letti, televisioni: stavano "arredando" una parte dello stabilimento".
Arriva la polizia."Quattro di loro li hanno portati in questura perché avevano
precedenti penali". Gli altri, si sono allontanati, ma appena la Volante ha girato l'angolo, sono subito ritornati. "Ho richiamato il 113 e sono venuti subito. Anzi, vorrei ringraziarli per la loro professionalità". Inizia un altro sgombero. "Mi si è spezzato il cuore vedendo quei bambini così piccoli, ma cosa potevo fare? Hanno rotto la catena, danneggiato alcune parti della struttura: dovevo per forza chiamare le forze dell'ordine, anche per un problema di sicurezza della mia famiglia, visto che con loro c'erano anche dei delinquenti".
L'aspetto "curioso", è che molti rumeni, guidavano macchine potenti, di gran valore. La polizia controllando i documenti, ha scoperto che molte era intestate o state vendute da un rumeno che abita a Sampierdarena che possiede la bellezza di cinquecento mezzi tra furgone e auto. Sarebbe un prestanome di un personaggio ben più importante, che dalla Romania gestisce un traffico più o meno lecito di macchine. Ritornando alla vicenda dell'occupazione dell'ex Piombifera, dopo il secondo assalto, i rumeni sono stati respinti: "Ma ora siamo preoccupati perché potremmo ritrovarceli qui da un momento all'altro, visto che non sanno dove andare".
Secondo il Comune, il problema dell'occupazione di edifici abbandonati era stato risolto, e via Adamoli era rimasto solo l'ultimo caso. A quanto pare, la situazione non è proprio così. Sono arrivate diverse segnalazioni ai Municipi di Cornigliano e Rivarolo, di carovane di persone che si muovono e dormono, anche un solo giorno, in edifici fatiscenti. E che per non rischiare di avere a che fare con le forze dell'ordine, si trasformano in nomadi e ogni settimana si trasferiscono. Per quanto riguarda via Adamoli, nei prossimi giorni il Comune inizierà la bonifica amianto e successivamente, con ogni probabilità dopo maggio, l'area verrà assegnata ad Amt o Aster.
(02 marzo 2012)
di STEFANO ORIGONE
Fonte: La Repubblica
domenica 4 marzo 2012
L'esodo infinito dei rumeni dal canile alla fabbrica dismessa
Pubblicato da Anonimo alle 10:26
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