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martedì 20 marzo 2012

Il delitto del video-choc 30 anni ai tre imputati

Durante una sparatoria tra due clan camorristi all'interno della stazione della Cumana morì il musicista di strada romeno Petru Birlandeanu. E nessuno, tranne la moglie, lo volle soccorrere. Il video della sua agonia fu diffuso dagli investigatori per ottenere la collaborazione dei molti testimoni

Trent'anni di reclusione ai tre killer del musicista romeno Petru Birladeanu, vittima innocente di una sparatoria tra clan di camorra rivali nella stazione della Cumana (collegamento ferroviario con l'area flegrea del capoluogo campano, ndr.) a Napoli.

Il video choc della sua agonia fu diffuso dagli investigatori per ottenere la collaborazione dei tanti testimoni presenti nel giorno dell'agguato. Era il maggio del 2009.
IL FILMATO/Il video-choc

In primo grado Marco Ricci e i due cugini Maurizio e Salvatore Forte si sono visti comminare trenta anni di reclusione rispetto l'ergastolo chiesto dalla Procura di Napoli. Petru Birlandeanu, colpito dal proiettile vagante, si accasciò davanti all'occhio dalle telecamere di sicurezza della stazione.

Secondo la pubblica accusa, Ricci e i due Forte, cugini tra loro, facevano parte del gruppo di otto killer che, partiti dal quartiere di Ponticelli, dove era ancora egemone il clan Sarno, in moto sparava per le strade del quartiere di Montesanto cercando di colpire il boss rivale Marco Mariano, da poco scarcerato, o qualcuno dei suoi fedelissimi.
15 marzo 2012

Fonte: La Repubblica

1 commento:

Anonimo ha detto...

Comprendo che sia giusto di parlare vittime rumene o altri aspetti in cui sempre i rumeni hanno avuto problemi in Italia. E' giusto visto che gli aspetti negativi in cui gli attori sono rumeni fanno paura anche solo a parlarne.

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