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02 novembre 2009
Civitavecchia (Roma): la popolazione blocca la costruzione della Chiesa ortodossa mentre si inaugura una parrocchia cattolica con a capo un sacerdote romeno.
L’amministrazione comunale individua due aree periferiche per l’ubicazione del luogo di culto, sollecitata anche dalle richiesta del Vescovo cattolico. Le due circoscrizioni coinvolte non accettano per paura delle reazioni dei cittadini.
Paradossale situazione a Civitavecchia, città portuale a nord di Roma, dove la popolazione si schiera contro la costruzione di una Chiesa ortodossa malgrado il parere favorevole dell’amministrazione comunale e del Vescovo.
Il comune, sollecitato dalle numerose richieste di cittadini stranieri di culto ortodosso - a Civitavecchia è particolarmente numerosa la comunità romena -– ha individuato lo scorso mese un'area nel quartiere residenziale di San Gordiano per la costruzione della Chiesa ma l'iter autorizzativo è stato bloccato sul nascere dalla terza circoscrizione, che si è opposta sollecitata dai residenti contrari alla presenza del luogo di culto.
La scorsa settimana una nuova decisione dell’Amministrazione, con la proposta di utilizzare un terreno in un nuovo quartiere nella parte nord della città, in zona molto periferica, ed anche in questo caso ha trovato la ferma opposizione della seconda circoscrizione. Una soluzione non praticabile, come ha spiegato il presidente dell'organismo decentrato, Giancarlo Frascarelli, ”perché susciterebbe le proteste degli abitanti che da anni attendono il completamento del piano urbanistico di zona, che prevede parcheggi, verde pubblico ed altri interventi”.
Intanto, ironia della sorte, ieri il vescovo di Civitavecchia, mons. Carlo Chenis, ha inaugurato una nuova parrocchia all’interno del porto. Un luogo di culto per turisti, marittimi e viaggiatori di passaggio. A reggere la nuova parrocchia sarà un sacerdote romeno .
(Al. Col.)
Fonte: ImmigrazioneOggi.
mercoledì 4 novembre 2009
Civitavecchia: La popolazione blocca la costruzione della Chiesa ortodossa
Pubblicato da
Catalina Sava
alle
21:59
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