Vento da Est
«Il centrodestra ci piace, ma trattiamo»
L’acronimo e l’inclinazione sono le stesse, il significato diverso
PADOVA — Il panorama politico italiano ha un nuovo Pdl, però «made in Romania ». La sigla è la stessa della formazione politica di Berlusconi e Fini, ma il nome è diverso e un po’ assomiglia a quello del grande avversario di quelli che una volta furono Forza Italia e Alleanza Nazionale: Partito democratico-liberale. Si tratta della realtà che si candida a diventare la maggiore rappresentanza degli immigrati del Paese dell’Est in Italia, «succursale» del partito in patria col maggior numero di consensi, circa il 33 per cento alle elezioni parlamentari dell’anno scorso. Pronta ad appoggiare qualunque partito italiano, «anche la Lega», per fare gli interessi dei connazionali, purché «il confronto sia sulle cose concrete». E il leader del Pdl romeno è un padovano d’adozione, Dumitru Ilinca, eletto presidente. Ilinca, 39 anni, dal 2002 vive a Camposampiero ed è il coordinatore delle 12 filiali nazionali del neonato Pdl dove spiccano due sezioni venete, quella nel Padovano e una a Venezia (le altre a Milano, Udine, Bologna che sarà sede nazionale, Roma e Marcellina nella provincia capitolina, Sezze in provincia di Latina, Firenze, Terni).
Il neonato Pdl romeno si chiama «della diaspora», ma con solidi legami con la casa- madre in patria. Tanto che, al battesimo a Mentana (Roma) c’erano due parlamentari del partito nazionale. E tanto che il neonato partito sosterrà, in Italia come in patria, la riconferma del capo dello Stato romeno Traian Basescu nelle elezioni presidenziali del 22 novembre prossimo. «Il nostro obiettivo è rappresentare meglio i romeni in Veneto e in Italia» spiega Ilinca, esempio d’integrazione riuscita. Istruttore di fitness e titolare di una palestra, sposato (la moglie è infermiera in Geriatria all’ospedale di Camposampiero e il figlio frequenta il liceo scientifico della cittadina padovana), Dumitru è stato anche uno dei volti della campagna di pubblicità- progresso «Romania, piacere di conoscerti » andata in onda qualche tempo fa sulle reti Rai e Mediaset. Dumitru non è nuovo all’impegno politico. Dal 2007 in poi è passato — nell’ordine — a Padova per la militanza nel «Partito degli immigrati» e la simpatia per l’An di Fini, a Treviso per la candidatura alle elezioni comunali di Treviso (zero preferenze) nelle fila dell’Italia dei valori di Antonio Di Pietro.
Ma ora la decisione di impiantare in Italia il Pdl romeno. «Perché nei partiti italiani l’immigrato viene solo sfruttato come specchietto per le allodole, strumento per attirare voti di italiani o stranieri — spiega — l’ho visto nelle comunali di quest’anno a Camposampiero: mi sono dato da fare per sostenere il candidato sindaco di centrodestra, Lega compresa, con la promessa di un posto nella lista per il Consiglio. Però alla fine sono stato fatto fuori». Allora, per l’ex ufficiale, la via da seguire è un’altra. «Un partito nostro che faccia accordi con quelli italiani, in primis quelli che aderiscono al Ppe, il Partito popolare europeo, quindi Popolo della libertà e Udc — chiarisce Ilinca — ma, se non troveremo riscontro in quest’area, il confronto è aperto con tutte le formazioni politiche». L’ex ufficiale esemplifica. «Siamo per sostenere la ricandidatura del governatore Galan alle prossime regionali — precisa — ma se l’aspirante presidente della Regione per il centrodestra sarà un leghista, potremmo sostenerlo previa intesa».
Ma come? Un’alleanza col partito della linea dura sull’immigrazione clandestina e dell’ordinanza anti- sbandati? «Il rispetto della legalità è un valore anche per noi — ribadisce Ilinca — badiamo ai fatti e non solo alle parole. Io poi ho simpatia per Bitonci... ». E l’ex ufficiale fa capire che il suo Pdl ha un bacino di voti che potrebbero essere utili a tutti, soprattutto in proiezione futura, con l’eventuale allargamento del diritto di voto per i romeni in Italia (ora come comunitari possono votare solo a comunali ed europee). «Appena nati abbiamo già circa settemila sostenitori — puntualizza — con 270 tesserati solo nel Padovano, mentre è appena nata la sezione veneziana a Marghera, guidata da Bob Vasile, imprenditore nei servizi turistici. Da politico, prima di trascurare questi possibili consensi, ci penserei due volte».
Gianni Sciancalepore
29 ottobre 2009
Fonte: Corriere del Veneto.
domenica 1 novembre 2009
A Padova e Venezia nasce il Pdl romeno
Pubblicato da
Catalina Sava
alle
16:46
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