4 novembre 2009
Stefano Bordon, il tecnico della formazione giallo nera, ha avuto l’ok dalla società per rimpolpare la squadra, che già dalla partita contro il Pro Recco in quel di Genova ha potuto testare il nuovo acquisto
ALGHERO - Dopo un rodaggio dal sapore dolce amaro, la Novaco Alghero riparte da Cristian Sauan. La squadra di rugby catalana sta pagando un precampionato inesistente e risale la china, nonostante qualche passo falso fuori casa e qualche momento di empasse che la costringe a subire un penultimo posto in classifica. Stefano Bordon, il tecnico della formazione giallo nera, ha avuto l’ok dalla società per rimpolpare la squadra, che già dalla partita contro il Pro Recco in quel di Genova ha potuto testare il nuovo acquisto.
Stiamo parlando di Cristian Sauan, trentacinquenne rumeno, che si è liberato dalla nazionale dopo la vittoria in semifinale nella coppa Rumena, e che è stato chiamato a rapporto dal presidente Franco Badessi per iniziare questa avventura con l’Amatori. Sauan, ha già giocato in Italia a Mogliano e a Rovigo dove ha lasciato il cuore, ed ha alle spalle un curriculum di tutto rispetto. Due mondiali e una sessantina di partite in nazionale hanno forgiato un giocatore trasformista; Bordon userà il suo jolly come ala, centro ed estremo, e potrà dare il suo contributo anche nei calci piazzati che sono il tallone d’Achille della formazione catalana.
Un metro e ottantatre centimetri per novantacinque chilogrammi, una riservatezza da campione e un gran lavoratore sul campo. In un breve incontro con la dirigenza, Sauan ha dichiarato una grande simpatia per la Sardegna e la città di Alghero, dove troverà il tempo, tra un allenamento e l’altro, per la sua passione, la pesca. Sauan ha già giocato nel ruolo di estremo nella partita contro il Pro Recco dove la Novaco ha incassato ventinove punti riuscendo solamente a piazzare due mete.
«E’ stata una partita a senso unico, non ho quasi mai toccato la palla, un buio totale». Sono queste in sintesi le parole di Sauan all’indomani della sesta giornata di campionato fuori casa dove certamente la Novaco non ha dato prova di carattere. Ma il tecnico Bordon è convinto che la squadra crescerà con l’aiuto di Sauan e che la formazione ha solo bisogno di una dose di coraggio per far vedere anche fuori casa le prodezze che a Maria Pia abbiamo visto contro il Calvisano e il Riviera.
«E’ un campionato molto equilibrato, strano per certi versi, con squadre molto vicine in classifica e partite anomale che ti portano a scendere e a salire con estrema precarietà», sottolinea il dirigente Ignazio Marinaro, convinto che i sacrifici della società porteranno a dei risultati concreti molto presto.
«Non possiamo perdere partite come quella a Benevento- ha dichiarato inoltre Francesco Marinaro - siamo in grado di battere squadre blasonate e dobbiamo stringere i denti». Ma più di tutti, a iniettare una buona dose di coraggio è l’allenatore Bordon che ha esplicitamente dichiarato: «Dobbiamo, sottolineo dobbiamo vincere le prossime quattro partite, compreso quella in casa contro le Fiamme Oro. E’ solo una questione di testa».
Nella foto: Stefano Bordon
Fonte: Alguer
ALGHERO - Dopo un rodaggio dal sapore dolce amaro, la Novaco Alghero riparte da Cristian Sauan. La squadra di rugby catalana sta pagando un precampionato inesistente e risale la china, nonostante qualche passo falso fuori casa e qualche momento di empasse che la costringe a subire un penultimo posto in classifica. Stefano Bordon, il tecnico della formazione giallo nera, ha avuto l’ok dalla società per rimpolpare la squadra, che già dalla partita contro il Pro Recco in quel di Genova ha potuto testare il nuovo acquisto.
Stiamo parlando di Cristian Sauan, trentacinquenne rumeno, che si è liberato dalla nazionale dopo la vittoria in semifinale nella coppa Rumena, e che è stato chiamato a rapporto dal presidente Franco Badessi per iniziare questa avventura con l’Amatori. Sauan, ha già giocato in Italia a Mogliano e a Rovigo dove ha lasciato il cuore, ed ha alle spalle un curriculum di tutto rispetto. Due mondiali e una sessantina di partite in nazionale hanno forgiato un giocatore trasformista; Bordon userà il suo jolly come ala, centro ed estremo, e potrà dare il suo contributo anche nei calci piazzati che sono il tallone d’Achille della formazione catalana.
Un metro e ottantatre centimetri per novantacinque chilogrammi, una riservatezza da campione e un gran lavoratore sul campo. In un breve incontro con la dirigenza, Sauan ha dichiarato una grande simpatia per la Sardegna e la città di Alghero, dove troverà il tempo, tra un allenamento e l’altro, per la sua passione, la pesca. Sauan ha già giocato nel ruolo di estremo nella partita contro il Pro Recco dove la Novaco ha incassato ventinove punti riuscendo solamente a piazzare due mete.
«E’ stata una partita a senso unico, non ho quasi mai toccato la palla, un buio totale». Sono queste in sintesi le parole di Sauan all’indomani della sesta giornata di campionato fuori casa dove certamente la Novaco non ha dato prova di carattere. Ma il tecnico Bordon è convinto che la squadra crescerà con l’aiuto di Sauan e che la formazione ha solo bisogno di una dose di coraggio per far vedere anche fuori casa le prodezze che a Maria Pia abbiamo visto contro il Calvisano e il Riviera.
«E’ un campionato molto equilibrato, strano per certi versi, con squadre molto vicine in classifica e partite anomale che ti portano a scendere e a salire con estrema precarietà», sottolinea il dirigente Ignazio Marinaro, convinto che i sacrifici della società porteranno a dei risultati concreti molto presto.
«Non possiamo perdere partite come quella a Benevento- ha dichiarato inoltre Francesco Marinaro - siamo in grado di battere squadre blasonate e dobbiamo stringere i denti». Ma più di tutti, a iniettare una buona dose di coraggio è l’allenatore Bordon che ha esplicitamente dichiarato: «Dobbiamo, sottolineo dobbiamo vincere le prossime quattro partite, compreso quella in casa contro le Fiamme Oro. E’ solo una questione di testa».
Nella foto: Stefano Bordon
Fonte: Alguer
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