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martedì 24 maggio 2011

Canicattì, nuovi servizi per la comunità romena: intervista a Daniel Balteanu

La grande comunità di immigrati romeni che vive in città, a breve, potrà usufruire di nuovi servizi. A comunicarlo è Daniel Balteanu, cittadino romeno che da diversi anni vive e lavora a Canicattì. In pratica, grazie ad un accordo con il consolato della Romania, non sarà più necessario recarsi a Roma per ottenere documenti necessari per i matrimoni misti e altre pratiche burocratiche per l’apertura di attività imprenditoriali. “ Mi sono fatto portavoce della numerosa comunità romena che vive in città chiedendo al consolato di istituire una sorta di sportello qui in Sicilia – spiega Daniel, – in pratica, tra qualche mese, sarà possibile ottenere importanti documenti senza per forza dover recarsi a Roma, come avvenuto finora. Per ottenere il visto necessario a sposare un Italiano, basterà andare a Catania., tutto ciò con un evidente risparmio di tempo e denaro. Se andrà in porto la mia proposta, i miei concittadini potranno recarsi presso uno sportello che sarà istituito in città ed ottenere una sorta di lasciapassare, timbrato qui in città, con il quale poi recarsi presso lo sportello del consolato per avere i documenti ufficiali”. A Canicattì, vive la più alta comunità romena del centro Sud. In città, sono circa 6000 i residenti provenienti da diversi paesi della Romania . Con il tempo, la diffidenza nei loro confronti è diminuita ed anche gli imprenditori locali hanno fiutato un possibile business che ha per oggetto la clientela romena. “ Gli imprenditori locali si sono adeguati per cercare di sfruttare positivamente questa situazione. A fiutare per primi il business sono stati i supermarket, che si sono attrezzati con merce tipica rumena per attirare la clientela dell’est. Dopo è stato il turno delle edicole che hanno inserito nei propri scaffali delle riviste in lingua rumena, successivamente sono arrivati gli imprenditori del settore turismo e adesso è il momento dei servizi. A breve in città, dovrebbe anche sorgere un ristorante tipico rumeno, la specialità proposta sarà il “Sarmale” un piatto tipico del nord della Romania ricco di carne tritata , riso e cipolla all’agrodolce – continua Daniel – la gente però sembra non essere molto contenta dell’attuale situazione. Se in molti casi l’integrazione è avvenuta senza problemi in altri c’è ancora qualche forma di razzismo. Il problema principale è la pubblicità negativa fatta dai media nazionali. Per colpa di pochi delinquenti, un’intera nazione è additata negativamente. Questo non va bene poiché in tutte le comunità, indipendentemente dalla loro razza, c’è gente per bene e chi invece decide di portare avanti uno stile di vita criticabile. Invito la gente a valutare singolarmente le persone senza lasciarsi coinvolgere emotivamente da ciò che sentono in Tv” . Un quartiere preso di mira ultimamente è la via capitano Ippolito, dove ogni sera si radunano decine di immigrati. Nella maggior parte dei casi si tratta di lavoratori che, dopo aver consumato qualche birra vanno a casa tranquillamente ma purtroppo c’è anche un minoranza di essi che crea seri problemi di ordine pubblico.
Scritto da Davide Difazio
il 19 maggio 2011

Fonte: CanicattìWeb

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