COSENZA - «Da otto giorni in carcere, a Castrovillari, dopo aver perso i suoi tre figlioletti, tre anni fa in un incendio, in Romania, la giovane mamma rumena sta letteralmente impazzendo, soffrendo e morendo, nell’indifferenza e nel silenzio più assoluti e ignobili. Una giustizia disumana, che continua ad accanirsi contro di lei, la sta letteralmente uccidendo. Un fatto indegno di un paese civile e di uno Stato di diritto. Mentre questa donna continua a soffrire, a impazzire e a morire in una cella gli appelli di Diritti Civili cadono nel vuoto.
Siamo lasciati da soli a combattere per questa sventurata giovane rumena. Mi vergogno come calabrese e come cittadino di questo Paese e di questa giustizia crudele». E’ quanto afferma, in una nota, il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, per denunciare il dramma umano e la grande ingiustizia che sta vivendo la giovane donna rumena, Alexandrina Natalina Lacatus, 24 anni, arrestata martedì 26 aprile dai carabinieri di Corigliano e rinchiusa nel carcere di Castrovillari, in esecuzione di un mandato di cattura del suo paese per omicidio colposo per la morte dei suoi tre figlioletti, avvenuta, in Romania, nel 2008, durante un incendio sviluppatosi per cause accidentali.
Corbelli definisce «questo caso gravissimo e drammatico, un fatto che dovrebbe far indignare tutti e che invece fa registrare solo un silenzio e un disinteresse vergognosi. Ringrazio solo quei pochissimi media calabresi (come questa testata, Il Domani) che con particolare sensibilità continuano a dare voce a questa battaglia di giustizia e umanità. Chi non raccoglie il grido disperato e di dolore di questa giovane sfortunata ragazza è corresponsabile della disumanità che si sta consumando in una cella del carcere di Castrovillari. A quelli (pseudogarantisti, politici, Chiesa, società civile, media) che continuano a tacere chiedo: avete un cuore, una coscienza? Potete far finta di non vedere il dramma di quella povera donna? Si può restare silenti e immobili di fronte ad una ragazza che paga incredibilmente con il carcere la tragedia della morte dei suoi tre suoi bambini, in un incendio, sviluppatosi per cause accidentali? In nome di quale giustizia e principio di pietà umana si può tenere in carcere una mamma che ha perso i suoi tre bambini per colpa di un destino crudele? Diritti Civili - conclude - continuerà a combattere per questa giovane donna, per chiedere un atto di giustizia giusta e umana: la sua immediata scarcerazione. Fosse anche l’ultima battaglia che faremo».
Giovedì 05 Maggio 2011
Fonte: Il Domani
sabato 7 maggio 2011
''Sta morendo in carcere la romena arrestata per la morte dei tre figli''
Pubblicato da
Anonimo
alle
09:26
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento