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sabato 7 maggio 2011

La carica dei 14 candidati immigrati, liste a caccia del consenso ''straniero''

Il Pd schiera il veterano Barcelò. Il rumeno Sorin col Pdl: "Sono sempre stato di destra, arrivando da un paese comunista". Ci sono anche svizzeri, algerini, iraniani, egiziani.

C'è un'altra corsa che si sta consumando all'ombra di questa campagna elettorale. È quella dei quattordici candidati "stranieri", immigrati con cittadinanza italiana, in cerca di uno tra i trentasei posti disponibili a Palazzo D'Accursio. Quasi la metà di loro è donna, sono più giovani della media e arrivano da tutto il mondo: nord Africa, Medio Oriente, Asia ed Europa dell'Est. Il loro compito principale sarà soprattutto quello di intercettare il voto dei 1.122 elettori di origine straniera che risultano iscritti nelle liste per le elezioni comunali, di cui quasi l'80% è composto da cittadini romeni.

Ma dovranno fare di più e trovare consensi tra l'elettorato italiano. I 14 candidati si trovano in quasi tutti gli schieramenti. Virginio Merola propone il cileno Leonardo Barcelò Lizana, con altre esperienze alle spalle in consiglio comunale. Altri sette fanno parte delle liste a sostegno del candidato di centrosinistra: quattro per la lista di Amelia Frascaroli, che propone Renana Ferdous (Bangladesh), Azeb Lucà Trombetta (Etiopia), Iman Fatemeh Sabbahi (Iran) e Abdzelaziz Fattah (Marocco). Shawky El Sayed, di origine egiziana ma residente a Bologna dall'84, sarà nella lista di Italia dei Valori, il venezuelano Fabrizio Bensai per la lista Rosa per Bologna mentre la lista Sinistra per Bologna, dove il capolista è Raffaele Salinari che è nato in Svizzera, propone la statunitense Joanne Maloney.

Altri cinque arrivano invece dalle liste civiche, come la romena Antonia Iulia Dejeu, lo svizzero Alessandro Cuppone e Francesco Moretti, di origini algerine, tutti appartenenti al Movimento 5 stelle. Stefano Aldrovandi ha in lista Sonila Kaceli (Albania), mentre con i Popolari di Italia domani che sostengono il candidato Daniele Corticelli ci sono Hanane Alloul (Marocco) e Novella Bille (Sudafrica).

Nessun nome invece per Pdl e Lega, anche se i berlusconiani nei quartieri fanno correre il romeno Cornel Marcu Sorin. "Arrivando da un paese ex comunista, sono sempre stato di destra - spiega Sorin - non tutti quelli della Lega sono razzisti". Le battaglie della Lega di questi ultimi anni "sono stati soprattutto verso gli extracomunitari. Per noi - aggiunge - da quando siamo diventati comunitari, è cambiata la situazione". Tra le comunità straniere presenti in città intanto si respira scarso interesse per il voto. "Non c'è stata nessuna informazione" protesta Mirela Canuci della comunità romena, anche lei candidata nei quartieri con il Pd. "Noi non abbiamo mai avuto un invito da un partito, né di destra né di sinistra. Non avendo un punto di riferimento, non andremo a votare" fa sapere Abid Hasan della comunità marocchina.
01 maggio 2011
di Beppe Persichella

Fonte: La Repubblica

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