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sabato 7 maggio 2011

La novità del voto cittadino

La novità del voto a Torino non sta certamente nei due candidati contrapposti, Fassino e Coppola, ma nel voto dei cittadini comunitari stranieri, polacchi, rumeni, greci, francesi, tedeschi, spagnoli che sono residenti in città e che per la prima volta possono esprimere un parere su come è stata ammnistrata la cosa pubblica fuori dai loro paesi d’origine.
I rumeni sono la stragrande maggioranza dei residenti comunitari e a Torino sono quasi tutti originari dalla regione moldava.
L’altra novità parallela è che alcuni tra gli stessi cittadini stanieri comunitari sono stati candidati nelle varie liste e tra questi ho avuto il piacere di incontrare Geanina Toma, rumena, laureata in geologia, consulente assicuratrice ed esponente del Partito democratico nella lista per Fassino.
Geanina ha avuto un percorso italiano un po’ particolare rispetto a tanti suoi connazionali.
Partita dalla sua Roman, in Romania, su un bus con un biglietto per Torino timbrato Progetto Erasmus e arrivata dopo 2 giorni di viaggio a Torino, appena scesa e senza ancora aver scaricato i bagagli..

…mi sono innamorata subito di Torino, ho visto i colori delle case e quello del viale alberato, era la fine dell’estate del 2002, ed ero alla fermata dei bus a lunga percorrenza davanti al Tribunale in Corso Vittorio. Mi sono detta questa è la città in cui voglio fermarmi. Sono determinata, non sono cocciuta, sono soltanto sicura di quello che sento

Quindi Erasmus è stata la scintilla che ha fatto scaturire la tua svolta esistenziale.

Sì! Ma anche l’Università, gli studi che ho intrapreso alla Facoltà di Scienze dopo quelli iniziali in Romania, lo studio dell’italiano

Che parli quasi meglio di noi

Adesso esageruma nen…Mi piace tutto quello che avete qui, il vostro stile di vita, che è molto simile al nostro, le opportunità che offrite, la vostra musica, la cucina. ovvio.
Mi piaccione le persone, le tradizioni, l’onestà dei torinesi, l’ospitalità che spesso è camuffata da sopportazione, ma che mi sembra più un vezzo per compiacersi di avercela sotto sotto.

Integrazione perfetta quindi…

Diciamo che la mia natura ottimistica ed un po’ tanto romantica mi ha aiutato a trovare quello che cercavo. Compreso l’amore e due cani casalinghi.
Ora vorrei restituire qualcosa, sotto forma di impegno per la comunità.
Un’altra di quelle cose che voi italiani finirete per non voler fare più, vero? Scherzo, naturalmente.
Le persone che mi hanno ispirato sono la mia famiglia, ma anche Nicola Palmisano, il mio fidanzato, Davide Gariglio, il mio referente politico piemontese, Don Gallo, il sacerdote che ammiro insieme a Padre Miclaus, la mia guida spirituale.

La religione è un aspetto importante del tuo percorso in Italia, vero?

La religione non è un fatto soltanto trascendentale e spirituale, per la nostra comunità sono le radici etniche e sociali che ci permettono di mantenerci uniti e in armonia con quel nomadismo forzato che ci ha portato lontano da casa.
Per questo vorrei che le nostre due comunità, quella cattolica e quella ortodossa, potessere portare in dote alla città di Torino un simbolo importante come nuovi luoghi di culto religioso.

Un tema c0mplesso, vuoi farne una tua precisa proposta di campagna elettorale?

Vorrei, so che è un tema difficile. Ma le difficoltà non mi spaventano, chi ha lasciato indietro molte cose, forse per sempre, non ha più paura di nulla. E questo credo che sia un bene, perchè è la paura che rende gli uomini pericolosi.
La paura è un peccato che commettiamo verso altri e verso noi stessi. L’armonia è una fonte di opportunità. Da condividere con gli altri. Tante opportunità in comune è il mio slogan. Ti piace?

Certamente, sarebbe ora che qualcuno desse opportunità invece che lasciare promesse.

Vero ma io non sono nessuno per promettere e sono costretta ad essere concreta

Sorrido e saluto Geanina Toma , io non voto a Torino, ma da neutrale credo che ci sia bisogno di darle un’opportunità.

di Giorgio Fontana

Fonte: PaperBlog

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