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domenica 17 luglio 2011

Aosta, la raccolta differenziata parla anche arabo e albanese

Nel centro città la differenziata raggiunge il 49% e con il prossimo appalto il Comune vuole aumentare ulteriormente la quota

14/07/2011
AOSTA. La raccolta differenziata indossa l'impegnativo abito della multiculturalità. In un pieghevole, realizzato dall'assessorato comunale all'Ambiente di Aosta, in vigore fino al 10 settembre, viene illustrata in cinque lingue, oltre all'italiano: francese, spagnolo, romeno, albanese e arabo. Idiomi che rappresentano l'80 per cento della popolazione straniera residente nel centro storico dove sono state introdotte novità finalizzate al miglioramento del servizio. E' stato presentato, questa mattina, dall'assessore Delio Donzel, dall'ingegner Marco Framarin, dirigente Comunale, da Paola Rossi, dirigente della Acab Group, di Torino e da Roberto Pallua, tecnico della ditta Quendoz, appaltatrice, fino al 31 dicembre 2011, della raccolta rifiuti urbani.
Al dépliant plurilingue si affianca una seconda innovazione: il potenziamento della raccolta con altri quattro mezzi ecologici (due sono in servizio).
«E' importante informare la comunità immigrata delle modalità di smaltimento e raccolta per garantire il continuo progresso di un servizio che noi definiamo "ecologico, discreto, veloce"», ha detto Donzel, annunciando il raggiungimento del 49 per cento di differenziata come media annua. «Con il prossimo appalto - ha aggiunto - amplificheremo la sensibilizzazione sulla divisione e riduzione dei rifiuti».
Un secondo slogan dovrà identificare questo importante servizio che, ormai, allinea Aosta agli standard europei: pratico, estetico, economico. Come arrivare a questi traguardi? L'ingegner Framarin non ha dubbi: «Il contributo dei cittadini è essenziale. L'illustrazione dettagliata del pieghevole contribuirà a qualificare il comportamento dei residenti». E, di seguito: «Si aggiudicherà il nuovo appalto chi riuscirà a sintetizzare la praticità, salvaguardando l'estetica dei cassonetti, con la presentazione di un progetto in cui primeggi il risparmio dei costi. Il recupero del 100 per cento della spesa da parte dell'amministrazione non dovrà gravare sui contribuenti».
Gli orari di esposizione dei contenitori vanno rispettati. Lo ha sottolineato il dirigente comunale, ricordando la peculiarità del centro storico: «Un luogo di passeggio e di relazioni sociali. Sforare oltre l'orario stabilito (19,30/20.30 ndr) significherebbe compromettere la qualità di vita degli abitanti, ma soprattutto, dei titolari degli esercizi pubblici che accolgono i clienti anche nei dehors».
Un pieghevole ambientale quale strumento riassuntivo «per ricordare regole di cui, ormai, la cittadinanza non è più all'oscuro - ha detto Paola Rossi -. Una raccolta differenziata con immagini per dare l'idea di queste regole semplici ed essenziali, identificando la tipologia dei rifiuti e dei contenitori», ha ribadito.

Le percentuali di differenziata raggiunte sono considerate «buone». Lo ha detto l'assessore Donzel: «Gli sversamenti abusivi sono diminuiti in maniera rilevante e l'isola ecologica registra una media di 700/800 di persone che depositano ingombranti». Le percentuali potrebbero migliorare con l'introduzione della raccolta dell'umido. «Sondaggi vari hanno dimostrato l'aggravio dei costi e le difficoltà di smaltimento soprattutto nelle località di montagna - ha detto Delio Donzel -. Nel nuovo appalto inseriremo la sperimentazione di compostiere collettive sul territorio comunale. Ad oggi, il Comune sconta il 10 per cento sulla tassa rifiuti a chi fa il compostaggio domestico», ha concluso.
Sandra Lucchini
Fonte: AostaOggi

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