Confermata l'ipotesi più tragica dopo la scomparsa: Daniel Andelean, operaio rumeno, aveva deciso di farla finita dopo un violento litigio con la fidanzata
04/07/2011
La zona dove è stato ritrovato il cadavere Enego. Trovato morto dopo due anni dalla sua scomparsa. Daniel Andelean, operaio rumeno del '84 residente a Novedrate in provincia di Como, dopo un violento litigio con la fidanzata ha deciso di farla finita nei boschi di Enego. Un suicidio avvenuto già 2 anni fa ma solo in questi giorni il corpo è stato rinvenuto, confermando quindi i timori della fidanzata di Andelean tornata nel frattempo al suo paese d'origine, Arsié nel Bellunese.
Era il 16 giugno del 2009 quando la fidanzata di Andelean ha segnalato la scomparsa dell'uomo con cui aveva condiviso quasi 2 anni di vita assieme a Novedrate. Un rapporto interrotto bruscamente dopo un violento litigio che ha portato la ragazza, allora poco più di ventenne, a lasciare la casa nel Comasco e ritornare dalla famiglia ad Arsié. L'uomo aveva raggiunto la ragazza, ma dopo l’ennesimo rifiuto si sarebbe allontanato senza lasciare altra traccia. Poco dopo la ragazza aveva fatto ritorno a Novedrate per riprendersi le sue cose ma ha trovato la casa nelle stesse condizioni di come l'aveva lasciata. A quel punto è scattata la segnalazione ai carabinieri della scomparsa di Andelean. Poco dopo l'avvio della procedura per il ritrovamento l'auto dell'uomo, una Bmw, è stata rinvenuta ad Enego vicino alla birreria Ciclamino dove pare fosse parcheggiata da qualche giorno. L'auto è stata consegnata alla ragazza, ipotizzando che l'uomo si fosse dato appuntamento con qualche connazionale per far ritorno in patria visto la fine della sua storia d'amore. Ipotesi sostenuta fino a sabato scorso quando un'escursionista che risaliva la valletta che porta alla croce di Lekke, passando davanti ad un vecchia cabina dell'Enel dismessa, ha notato al suo interno una sagoma che penzolava da una corda. A quel punto ha segnalato la macabra scoperta alla polizia locale. I vigili, con i carabinieri, sono saliti fino alla cabina per scoprire la salma semi mummificata del giovane rumeno. Sul posto anche il nucleo scientifico dei carabinieri che ha escluso ogni ipotesi al di fuori del suicidio. La salma è stata poi trasportata all'ospedale di Bassano dove rimane a disposizione della magistratura. Escluso il delitto, agli inquirenti rimane da capire perché l'uomo si sia suicidato proprio ad Enego e come mai nessuno si sia accorto prima dei poveri resti.
Gerardo Rigoni
Fonte: Il Giornale di Vicenza
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domenica 17 luglio 2011
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