La comunità romena si incontra e si racconta attraverso storie quotidiane, punti di vista, fatti di cronaca, appuntamenti e novità, per non dimenticare le radici e per vivere meglio la distanza dal paese natale.
Informazioni utili per i romeni che vivono in Italia, per conoscere le opportunità che la realtà circostante offre e divenire cittadini attivi.

Comunitatea Românească în Italia

Locul unde comunitatea românească se regăsește zilnic în știri, noutăți, mărturii, informații și sfaturi, pentru a nu uita rădăcinile și a trăi mai bine departe de țara natală. Informații utile pentru românii care trăiesc în Italia, despre oportunitățile pe care le oferă realitatea din jur și pentru a deveni cetățeni activi.

Bun găsit pe site! Benvenuto!

Comentează articolele publicate! Commenta gli articoli pubblicati!

domenica 29 agosto 2010

Scrittori romeni: intervista a Dan Lungu

mercoledì 25 agosto 2010

Qualche mese fa ci siamo imbattuti in un libro singolare, Il paradiso delle galline, edito da Manni e tradotto da Anita Bernacchia. L'autore è Dan Lungu, una delle voci della letteratura romena contemporanea, il libro ci ha colpiti molto per il suo paragonare le persone a delle galline, nella loro fase di transizione, dopo il crollo del regime comunista, si ritrovano, in questo piccolo villaggio alle porte dell'Europa, a fare i conti con una nuova esistenza alla quale dovranno abituarsi. L'intervista è condotta da Paola Zoppi.
PZ: Come mai ha pensato alle persone come galline?

DL: Questa è una metafora centrale del romanzo che ho trovato mentre scrivevo. Le persone che escono da questo comunismo hanno ancora questa mentalità di tipo assistenziale e aspettano che tutto venga deciso dall'alto e quindi questo si intona bene al tema dei gallinacci che hanno lo stesso comportamento.
Questa mentalità di non dover decidere in autonomia ma attendere qualcuno che decide per te trasforma queste persone in piccoli animali domestici.

PZ: Qual è il panorama della letteratura romena oggi?

DL: La letteratura ha cominciato a cambiare radicalmente dopo il 1989 ed è cambiata in modo più radicale di quanto sia cambiata la società. È interessante il fatto che non solo la letteratura ma anche il cinema, l'arte siano cambiate in modo molto più radicale e molto più rapidamente di quanto sia cambiata la società. E tra tutte le arti penso che il cinema, il film siano quelli che hanno avuto una visibilità maggiore rispetto al resto. Se guardiamo alla letteratura direi che oggi c'è una letteratura abbastanza diversificata, che si sviluppa in diverse direzioni e che sta iniziando, anzi ha già iniziato da tempo, ad essere conosciuta in Europa.

PZ: Si può scrivere degli anni Ottanta, in Romania, oggi?

DL: Oggi in Romania si può scrivere di qualunque cosa, c'è una grande libertà. Gli anni Ottanta sono il periodo più nero, più buio del comunismo verso la fine della dittatura e molti scrittori di oggi in Romania scrivono della loro infanzia che risale a quegli anni lì. È un tema che emerge molto nella letteratura di oggi.

PZ: Cosa pensa del Nobel per la letteratura ad Herta Muller assegnatole nel 2009?

DL: L'indomani di questo Nobel c'è stata una gioia enorme in Romania, fra gli scrittori, e ovviamente c'è stata una polemica chi diceva possiamo considerarla una scrittrice romena oppure no. Perché ha scritto solo un libro in Romania prima di andare in Germania e anche questo era in lingua tedesca. Rimane, comunque, impregnata di quella mentalità, di quegli eventi vissuti in Romania perché è una scrittrice che ha vissuto in Romania. E quindi qui la complicazione: la consideriamo una scrittrice di lingua romena oppure no, perché appunto non ha scritto in romeno.

PZ: Di cosa parla il suo ultimo romanzo?

DL: L'anno scorso è uscito il mio terzo romanzo che si chiama Come dimenticare una donna. Un libro che affronta una tematica del tutto diversa perchè ho scritto abbastanza del comunismo e ho sentito che questo un po' mi ha intossicato e quindi ho sentito il bisogno di evadere. La storia di due giovani giornalisti di provincia, due innamorati, in cui ad un certo punto lei scompare senza dare spiegazioni. E quindi il romanzo analizza il problema dei rapporti umani, della memoria, dei ricordi. Come possiamo dimenticare qualcosa, come possiamo non dimenticare qualcosa? Allo stesso tempo analizza il mondo dei giornalisti in Romania, un mondo complicato in Romania come in altri paesi. Questo personaggio che cerca di dimenticare la sua amata arriva ad un certo punto in una comunità neo-protestante e qui analizzo come funziona questa comunità neo-protestante all'interno della comunità. Qui nascono dei problemi delicati perchè in Romania il 90% della popolazione è di confessione ortodossa e solo una minima percentuale è di confessione neo-protestate e quindi nascono anche problemi di natura confessionale.
Ho cercato di evitare qualsiasi tipo di pregiudizio parlando di questa comunità e io stesso ho fatto una ricerca, ho analizzato in modo molto approfondito. Nonostante questo se ne è parlato in Romania, si è discusso di questo. Possiamo dire che questo romanzo affronta tre grandi argomenti: l'amore, il mondo dei giornalisti e la comunità neo-protestante.

Si ringrazia Dan Lungu per la disponibilità, Anita Bernacchia, interprete dalla lingua romena e Manni editore per la collaborazione.

Fonte: LibrInTerra

Nessun commento:

Posta un commento