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sabato 6 giugno 2020

Scarpe lunghissime per aiutare il distanziamento sociale: l’idea di un calzolaio romeno


Artigianato 

Scarpe lunghissime per aiutare il distanziamento sociale: l’idea (seria) di un calzolaio romeno

di Chiara Severgnini
  
Grigore Lup, 55 anni, ha iniziato a realizzare queste singolari calzature nella sua bottega di Cluj Napoca, a nord di Bucarest, subito dopo la fine del lockdown. Le scarpe costano circa 100 euro e corrispondono al numero 72.

L’idea è semplice, e anche se a qualcuno potrà suonare bizzarra ha già raccolto consensi: creare scarpe dalla punta allungata per favorire il distanziamento sociale. L’artigiano romeno Grigore Lup, 55 anni, ha iniziato a realizzare queste singolari calzature nella sua bottega di Cluj Napoca, a nord di Bucarest, a metà maggio, subito dopo la fine del lockdown. Le scarpe costano circa 100 euro e, in quindici giorni, sono state prenotate da cinque persone. Ma potrebbe essere solo l’inizio: le calzature, realizzate a mano da Lup con le migliori pelli naturali, hanno attirato l’attenzione della stampa internazionale, facendo guadagnare a Lup un’inattesa notorietà.

L’intuizione dopo la visita al mercato

Intervistato da Reuters, Lup ha spiegato di aver avuto l’idea quando la Romania ha iniziato ad allentare le misure restrittive messe in campo per contenere i contagi. Con il lento ritorno alla normalità, in molte circostanze si venivano a creare assembramenti, talvolta involontari o dovuti alla distrazione. «Lo può vedere chiunque, le persone non rispettano le regole del distanziamento sociale», spiega l’artigiano, «me ne sono accorto quando sono andato al mercato a comprare i semi per il mio giardino: non c’era tanta gente, eppure tutti stavano sempre più vicini gli uni agli altri». A quel punto, Lup si è chiesto se le scarpe giuste potessero fare la differenza. Grazie ai suoi 39 anni di esperienza come artigiano, è riuscito a realizzare diversi modelli di scarpe allungate, sia per uomini che per donne. Le calzature equivalgono a un numero 72, quindi misurano circa 50 centimetri. «Se due persone che le indossano si trovano l’una di fronte all’altra, tra loro ci dovrebbe essere quasi un metro e mezzo», è la stima di Lup. Per realizzarle, servono circa due giorni di lavoro.

La bottega

La speranza del calzolaio è che questa curiosa invenzione possa aiutarlo a sostenere la bottega nelle settimane a venire. Il lockdown ha penalizzato molto l’attività, soprattutto perché la maggior parte degli ordini, prima della pandemia, arrivavano da corpi di ballo e compagnie teatrali: Lup si era specializzato in calzature per il mondo dello spettacolo dopo la crisi economica del 2008, per sopravvivere al calo delle vendite. Ora che il coronavirus ha messo in stand by tournée e rappresentazioni teatrali, anche gli introiti della sua bottega sono in calo. Le scarpe allungate magari non diventeranno l’articolo più venduto, ma come strategia di marketing stanno funzionando benissimo.(dI Chiara Severgnini)

5 giugno 2020 

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