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sabato 2 agosto 2008

Assegno sociale: ultimi sviluppi


31 luglio 2008
Assegno sociale: i cittadini stranieri extracomunitari e comunitari (e gli italiani) per ottenere l’assegno dovranno dimostrare un soggiorno continuativo di dieci anni in Italia.

Verso l’approvazione finale da parte del Senato il ddl di conversione del decreto legge sulla manovra, con la norma - riformulata - che non prevede più il doppio requisito decennale del lavoro e del soggiorno continuativi, ma “solo” il secondo.
L'Aula è impegnata da stamattina nell'esame del ddl 949 "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria" (approvato dalla Camera). Il Ministro per i rapporti con il Parlamento Vito ha chiesto la fiducia su un emendamento del Governo interamente sostitutivo del disegno di legge. La discussione generale è iniziata stamattina, prosegue nel pomeriggio, e per domani è atteso il voto finale. Il provvedimento dovrà tornare alla camera in terza lettura per l’approvazione finale.
Sulla questione dell’assegno sociale il relatore Fleres ha proposto ieri un emendamento (20.1000) , condiviso dal Governo, per attenuare la stretta sul beneficio che, nella formulazione iniziale, avrebbe penalizzato oltre ogni misura intere categorie di persone bisognose di cittadinanza italiana. In base a quest’ultima e definitiva modifica, l’assegno sarà erogato agli aventi diritto che abbiano soggiornato legalmente e continuativamente in Italia per dieci anni.
Riassumiamo brevemente le vicende che hanno accompagnato la formulazione dell’articolo 20, per l’appunto relativo all’assegno sociale.
Nel testo originario del decreto legge n. 112 l’erogazione dell’assegno sociale veniva subordinata ad un soggiorno continuativo in Italia di cinque anni. Nonostante la formula ambigua del “soggiorno”, nessun dubbio circa l’estensione della nuova regola anche ai cittadini italiani.
Poi, nel corso dei lavori in Commissioni riunite della Camera V e VI, è stato approvato un emendamento, a firma dei deputati UdC De Poli e della Lega Nord Bragantini, che modificava sostanzialmente la formulazione originaria in quanto, oltre a portare da cinque a dieci anni il periodo di soggiorno continuativo in Italia, veniva inserita l’ulteriore condizione di aver svolto per lo stesso periodo attività lavorativa legale e continuativa in Italia, con un reddito almeno pari all’importo dell’assegno sociale.
Solo in Senato ci si è resi conto che con questa formula, in realtà concepita per ridurre al minimo le possibilità di accesso all’assegno sociale dei cittadini stranieri comunitari ed extracomunitari, si sarebbe ristretto oltre ogni ragionevole limite il diritto di beneficiare del sostegno economico di base anche da parte degli italiani.
Da qui l’esigenza di rivedere il testo approvato dalla Camera con una formulazione che certamente salvaguarderà il diritto dei cittadini italiani più bisognosi, proprio perché esclusi dal mercato del lavoro, ai quali ora, alla pari dei cittadini stranieri, è richiesto l’unico requisito del soggiorno o residenza decennale in Italia.
Però, se dalla concreta applicazione della norma, che sarà operativa dal gennaio 2009, dovesse emergere un trattamento differenziato tra italiani e stranieri - come pure affermato nel corso dei lavori parlamentari - sembra scontato che l’Italia si esporrebbe non solo ad una procedura d’infrazione da parte della Commissione europea , ma anche, con ogni probabilità, alle censure della Corte Costituzionale che proprio ieri ha ribadito l’esigenza, da parte del legislatore, di uniformarsi alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute tra le quali rientrano quelle che, nel garantire i diritti fondamentali della persona indipendentemente dall'appartenenza a determinate entità politiche, vietano discriminazioni nei confronti degli stranieri, legittimamente soggiornanti nel territorio dello Stato.
di Michela Monaco
Fonte: Immigrazione Oggi

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