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giovedì 7 agosto 2008

Milano: Prostituzione, multe triplicate ai clienti


Accattonaggio: censimento e ricovero in via Barzaghi
De Corato: con il nuovo decreto sicurezza le porteremo a 500 euro. Il sindaco annuncia un progetto contro lo spaccio di droga

MILANO - Un ringraziamento al ministro Roberto Maroni e la soddisfazione di aver visto recepite molte delle sue richieste nelle modalità di applicazione del decreto sicurezza varato dal governo. Letizia Moratti è soddisfatta. Sia per i 100 milioni aggiuntivi per la sicurezza delle città, sia perché il governo ha recepito la sua proposta di una netta differenziazione tra uso e spaccio di stupefacenti: «Questo consentirà di perseguire e punire molto più efficacemente il reato di spaccio e quindi la diffusione della droga».
E già si sta studiando come mettere in atto le nuove possibilità offerte dal decreto Maroni: «Abbiamo allo studio — attacca il vicesindaco Riccardo De Corato — di aumentare al massimo le multe per i clienti delle prostitute previste dalla nostra ordinanza del 1998». Questo significa passarle dagli attuale 167 euro ai 500 permessi dal provvedimento di Maroni, non solo per i clienti delle prostitute, ma anche «per le multe che riguardano il degrado urbano», quelle ad esempio che vengono affibbiate a chi non pulisce dove il suo cane ha sporcato.
Il tendone della Protezione Civile in via Barzaghi con le tendine degli homeless (Fotogramma)Frenata invece su possibili ordinanze contro l'accattonaggio. «In realtà — continua De Corato — noi abbiamo già degli strumenti». A partire del doppio censimento. «I vigili dal luglio 2007 hanno censito 2.412 persone senza reddito e senza dimora, tutti comunitari, in gran parte romeni». Poi, a partire dal 16 luglio, il prefetto in qualità di commissario all'emergenza rom ha chiesto di allargare il censimento anche agli accattoni. A oggi ne sono stati individuati altri 146 solo intorno al Duomo. Comunitari ed extracomunitari. «Nei riguardi dei primi si attua la direttiva europea che prevede l'espulsione dei senza reddito. Per gli extracomunitari si fa riferimento alla Bossi- Fini». E per gli italiani? A loro è stato offerto un posto-letto nella struttura della Protezione civile di via Barzaghi. Hanno accettato. Ma a una condizione. Quella di non dormire all'interno della struttura, ma nel piazzale antistante, all'aria aperta. Il Comune ha procurato delle canadesi dove i clochard passano la notte.
(Maurizio Giannattasio)
06 agosto 2008
Fonte: Corriere della Sera.

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