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lunedì 25 agosto 2008

Dodici mesi di criminalità con i romeni protagonisti

lunedì 25 agosto 2008

Un anno di delitti, lacrime, sangue e cronaca nera all’ombra del Cupolone. Un catalogo di stupri, rapine e omicidi, vite spezzate ed esistenze rovinate per sempre. Fascicoli archiviati e altri ancora zeppi di paragrafi oscuri. Storie tragiche, violente, con un unico fattore comune: i colpevoli sono tutti romeni. Ecco una schematica rassegna dei casi più eclatanti che hanno riempito le pagine dei giornali negli ultimi dodici mesi.
Agosto 2007. Due giorni dopo Ferragosto Luigi Moriccioli, 60 anni, è aggredito e preso a bastonate sulla pista ciclabile di Tor di Valle da due giovani di 19 e 15 anni. Muore all’ospedale San Camillo dopo 40 giorni di agonia. Il 21 agosto, invece, il regista Giuseppe Tornatore viene rapinato nel quartiere Aventino da tre romeni, due maggiorenni e un minorenne.
Settembre 2007. Giorno 26, nel sottopasso della stazione Nomentana un romeno viene ucciso e altri due rimangono feriti. Colpisce la dinamica dell’omicidio: la vittima è fatta inginocchiare prima di essere giustiziata con un colpo alla nuca. Si tratta di un regolamento di conti tra organizzazioni criminali di Bucarest. Due giorni prima la squadra mobile sgomina una banda formata da tre romeni: la loro specialità è quella di aggredire le coppie di fidanzati che si appartano in auto nella zona di Tor Vergata. Si fanno consegnare a suon di minacce e botte telefonini e bancomat e, mentre alcuni prelevano modeste somme di denaro dal più vicino sportello elettronico, il capo-branco violentava le ragazze. Per gli abitanti della zona gli arresti sono la fine di un incubo.
Ottobre 2007. L’Italia si ferma per seguire la triste storia di Giovanna Reggiani, 47 anni, moglie di un alto ufficiale della marina militare. Nei pressi della stazione ferroviaria di Tor di Quinto la donna viene trascinata in una baracca, violentata e gettata in un fosso. È il 30 ottobre. Morirà due giorni dopo. Il responsabile dell’aggressione è Nicolae Romulus Mailat, un romeno di etnia rom.
Dicembre 2007. Nella zona di Giardinetti, una donna di 34 anni viene strangolata dal marito dal quale si stava separando. È il 9 dicembre. Tre giorni prima a Monterosi (Viterbo), ancora violenza tra romeni: due uomini di 29 e 32 anni vengono arrestati per tentato omicidio. L’accusa è di avere ferito a martellate un loro connazionale dopo una lite scoppiata per futili motivi.
Gennaio 2008. Un 17enne colpisce con dodici coltellate il compagno della madre, Florin Codreanu, operaio di 35 anni residente alla periferia di Aprilia. Il movente, dicono gli inquirenti, è la gelosia. Lo stesso giorno, il 5 gennaio, due prostitute romene ventenni vengono uccise con un rasoio da barbiere e due tagli netti alla gola da Marian Negoita, 31 anni.
Aprile 2008. Joan Rus, 37 anni, la sera del 17 aprile accoltella e stupra una studentessa universitaria del Lesotho all’uscita della stazione ferroviaria della Storta, a Roma Nord. La dinamica, per fortuna senza lo stesso tragico epilogo, ricalca per larga parte quella dell’aggressione ai danni di Giovanna Reggiani di pochi mesi prima.
Maggio 2008. Due fratelli di 24 e 21 anni vengono arrestati con l’accusa di tentato omicidio dalla polizia ferroviaria di Civitavecchia. Hanno ferito gravemente a calci e pugni un barbone marocchino di 54 anni. È il 17 maggio.
Luglio 2008. Il 5 luglio un pastore romeno di 26 anni finisce in manette perché ritenuto responsabile dell’assassinio di un agricoltore di 85 anni, ucciso con un taglio alla gola nelle campagne di Monterotondo.
Agosto 2008. Giorno 12, nell’area del mercato nei pressi di piazza Pino Pascali, tra la Collatina e la Prenestina, due romeni con precedenti cercano di violentare una connazionale di 23 anni al quarto mese di gravidanza. Provvidenziale è l’intervento dei residenti della zona, che sentono le grida della giovane ed evitano lo stupro. La notte del 17 agosto Iulian Muscocea, 26 anni, uccide a calci e pugni l’architetto romano Alberto Falchetti, dopo avere consumato con lui un rapporto sessuale. Risale a venerdì notte, infine, l’aggressione di due giovani pastori romeni ai danni della coppia di ciclo-turisti olandesi.

Fonte: ilGiornale.it

1 commento:

Anonimo ha detto...

Innanzitutto sottolineo che i crimini commessi da alcuni romeni sono visti in malo modo dai romeni, perché va della nostra faccia e del nostro orgoglio.
In secondo luogo, mi sembra che in un anno siano stati menzionati 23 criminali romeni (per essere precisi un anno e un mese - da agosto 2007 ad agosto 2008) a fronte dei 114.536 cittadini romeni che vivono a Roma, senza includere quelli della Provincia di Roma.
I calcoli si fanno rapidamente, tenendo presente i dati del Dossier statistico sull’immigrazione di Caritas/Migrantes:
http://www.romeniaviterbo.com/2008/02/dossier-caritas-556mila-i-romeni-in.html
i romeni in Italia a febbraio di quest’anno erano 556mila, di cui il 20,6% residente a Roma e il 24,8% l’intero Lazio (compresa Roma). Quindi soltanto Roma ospita 114.536.
23 criminali costituiscono il 0,02% della popolazione romena a Roma, senza contare la Provincia.
Fortunatamente il restante 99,98% dei romeni che abitano a Roma si comporta civilmente.
E’ proprio vero che fa più rumore un albero che cade che un’intera foresta che cresce…

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