Canicattì - 20/08/2008
di Carmelo Vella
Sino a qualche anno fa gli immigrati a Canicattì erano prevalentemente di nazionalità tunisina e marocchina, quindi di religione musulmana. Oggi, invece, i dati parlano di una massiccia presenza: sono circa 7mila le persone provenienti in maggior parte dalla Romania. Per questo motivo nell'ultimo periodo è nata l'esigenza che anche Canicattì possa avere un luogo di culto dove poter praticare la religione ortodossa. Attualmente, infatti, gli ortodossi si servono della chiesa che si trova all'interno della stazione ferroviaria della città. La scelta, secondo indiscrezioni, sarebbe ricaduta sull'antica chiesa di San Nicola recentemente restaurata e che si trova nel quartiere di San Domenico nel cuore del centro storico cittadino. "E' arrivato il tempo in cui gli ortodossi che vivono a Canicattì – ha detto uno dei tanti cittadini di nazionalità romena – abbiano un luogo in cui celebrare il proprio rito, che è diverso da quello cristiano. Fino ad oggi abbiamo utilizzato la chiesa della stazione ferroviaria, che ci permette di battezzare, unire in matrimonio e di svolgere ogni nostro rito, ma i tempi adesso sono maturi per avere un luogo di culto tutto nostro".
Fonte: Agrigento Notizie
di Carmelo Vella
Sino a qualche anno fa gli immigrati a Canicattì erano prevalentemente di nazionalità tunisina e marocchina, quindi di religione musulmana. Oggi, invece, i dati parlano di una massiccia presenza: sono circa 7mila le persone provenienti in maggior parte dalla Romania. Per questo motivo nell'ultimo periodo è nata l'esigenza che anche Canicattì possa avere un luogo di culto dove poter praticare la religione ortodossa. Attualmente, infatti, gli ortodossi si servono della chiesa che si trova all'interno della stazione ferroviaria della città. La scelta, secondo indiscrezioni, sarebbe ricaduta sull'antica chiesa di San Nicola recentemente restaurata e che si trova nel quartiere di San Domenico nel cuore del centro storico cittadino. "E' arrivato il tempo in cui gli ortodossi che vivono a Canicattì – ha detto uno dei tanti cittadini di nazionalità romena – abbiano un luogo in cui celebrare il proprio rito, che è diverso da quello cristiano. Fino ad oggi abbiamo utilizzato la chiesa della stazione ferroviaria, che ci permette di battezzare, unire in matrimonio e di svolgere ogni nostro rito, ma i tempi adesso sono maturi per avere un luogo di culto tutto nostro".
Fonte: Agrigento Notizie
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